Nel silenzio dell'alba romana, quando i primi raggi di sole accarezzano le antiche pietre del Foro Italico, inizia una magia che si ripete da diciotto anni. Quattro giorni che trasformano il cuore dello sport italiano in un palcoscenico dove passione e disciplina si fondono, creando un'esperienza che va oltre la semplice competizione.
La Federazione Italiana Taekwondo (FITA), che rappresenta e promuove questa disciplina olimpica di origine coreana su tutto il territorio nazionale, ha saputo costruire negli anni un evento che rappresenta molto più di un semplice torneo. Come Federazione Sportiva Nazionale riconosciuta dal CONI, la FITA coordina oltre 550 società affiliate e più di 34.000 tesserati, ma è proprio attraverso manifestazioni come il Kim e Liù e l'Olympic Dream Cup che rivela la sua vera essenza: quella di un organismo capace di coltivare talenti e valori in egual misura.
L'edizione 2025 di questo doppio appuntamento ha confermato ancora una volta la capacità della FITA di rendere straordinario ciò che potrebbe sembrare normale, proiettando il taekwondo italiano verso traguardi sempre più ambiziosi.
Oltre 3000 atleti protagonisti: i numeri di una quattro giorni da record
I numeri raccontano solo una parte della storia, ma sono eloquenti. Oltre 3000 atleti hanno popolato i tatami del Foro Italico, accompagnati da circa 5000 persone tra familiari, tecnici e appassionati. Il Kim e Liù, ormai riconosciuto come il più grande evento europeo di taekwondo per giovani, ha visto scendere in campo oltre 2000 bambini dai 6 ai 12 anni, mentre l'Olympic Dream Cup ha coinvolto quasi 1000 atleti nelle categorie superiori.
Dati che testimoniano una crescita costante e inarrestabile, frutto di un lavoro capillare che la Federazione Italiana Taekwondo porta avanti su tutto il territorio nazionale. Ogni piccolo tatami di periferia, ogni palestra di provincia contribuisce a questo fiume di talenti che confluisce nella Capitale, trasformando Roma nel crocevia mondiale del taekwondo giovanile.
Kim e Liù e Olympic Dream Cup: dal sogno olimpico dei piccoli ai talenti regionali
La progressione è naturale quanto emozionante. I bambini del Kim e Liù vivono la loro prima grande esperienza agonistica come un gioco meraviglioso, dove ogni calcio è una scoperta e ogni incontro una lezione di vita che va oltre la tecnica. I loro volti illuminati dalla gioia pura dello sport rappresentano l'essenza di un evento che mette la formazione umana al centro di tutto, trasformando ogni piccolo combattente in protagonista di una storia personale indimenticabile.
L'Olympic Dream Cup, invece, alza l'asticella con l'intensità di chi sa che ogni movimento può essere decisivo per il futuro. Le squadre regionali si sono confrontate in sfide che hanno messo in luce il livello tecnico sempre più elevato del taekwondo italiano. Per la sesta volta - la quarta di fila, la Puglia ha conquistato il titolo al termine di combattimenti che hanno tenuto il pubblico con il fiato sospeso, certificando la qualità del lavoro svolto nelle palestre di tutta la penisola, dove maestri appassionati forgiano quotidianamente i campioni di domani.
Virtual Taekwondo e Ciao Team: l'innovazione incontra la tradizione
L'edizione 2025 ha segnato un punto di svolta con l'introduzione del Virtual Taekwondo, frontiera tecnologica che sta rivoluzionando il panorama delle arti marziali. Vedere giovani atleti confrontarsi in un ambiente virtuale, mantenendo intatta l'intensità e la precisione tecnica del taekwondo tradizionale, ha catalizzato l'attenzione di curiosi e scettici. Una rivoluzione silenziosa che avvicina lo sport alle nuove generazioni senza tradirne l'essenza millenaria.
Parallelamente, le esibizioni del Ciao Team hanno confermato il fascino irresistibile del taekwondo freestyle. Reduci dai trionfi internazionali e dalle performance che hanno incantato il mondo alle Olimpiadi di Parigi 2024, gli atleti della squadra dimostrativa FITA hanno regalato momenti di pura magia sportiva. Ogni salto acrobatico, ogni rottura di tavoletta ad altezza siderale ha strappato applausi scroscianti e alimentato sogni olimpici nei cuori dei piccoli spettatori, dimostrando come tecnica e spettacolo possano convivere in perfetta armonia.
Verso il futuro: le parole di Cito e la vocazione internazionale di Roma
"Possiamo affermare con orgoglio che si è trattato di un trionfo completo, che va ben oltre le cifre straordinarie documentate", dichiara Angelo Cito, presidente della Federazione Italiana Taekwondo, con la soddisfazione di chi ha visto realizzarsi una visione coltivata negli anni. "Ogni istante vissuto in questa manifestazione eccezionale ci restituisce il senso del lavoro quotidiano che la nostra federazione compie per far crescere il taekwondo in ogni angolo del Paese."
Il successo della quattro giorni romana, riconosciuto anche dalle autorità istituzionali presenti con il ministro dello Sport Abodi e i rappresentanti di Roma Capitale, CONI e Sport e Salute, non rappresenta un punto di arrivo ma l'anticamera di sfide ancora più prestigiose. Nel 2026 e 2027 il World Taekwondo Grand Prix farà il suo attesissimo ritorno al Foro Italico, confermando Roma come epicentro globale del taekwondo di altissimo livello.
Questa prospettiva proietta inevitabilmente gli sguardi verso Los Angeles 2028, dove molti dei protagonisti odierni potrebbero calcare i tatami olimpici. Il cerchio si chiude con una consapevolezza: ognuno dei partecipanti ha vissuto la propria personale Olimpiade, trasformandosi nel protagonista di una storia che continuerà a ispirare le generazioni future del taekwondo italiano.
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