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ATTUALITÀ | 23 dicembre 2021, 18:10

Al Quirinale la cerimonia di consegna del Tricolore agli atleti in partenza per le Olimpiadi Invernali

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale gli atleti italiani in partenza per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2021

Il Presidente Sergio Mattarella con Valentina Vezzali, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanni Malagò Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico l'Alfiere della squadra olimpica Sofia Goggia e l'Alfiere della squadra paralimpica Giacomo Bertagnolli

Il Presidente Sergio Mattarella con Valentina Vezzali, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanni Malagò Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico l'Alfiere della squadra olimpica Sofia Goggia e l'Alfiere della squadra paralimpica Giacomo Bertagnolli

La rappresentanza, composta  anche da tecnici e dirigenti, era guidata dal Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.

Nel corso della cerimonia, aperta dell’Inno nazionale eseguito da alcuni elementi della Junior orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sono intervenuti il Presidente Malagò, il Presidente Pancalli e la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valentina Vezzali.

Il Presidente Sergio Mattarella con la squadra paralimpica

Il Presidente Sergio Mattarella con la squadra olimpica

Il Presidente Mattarella ha quindi pronunciato un discorso, dopo avere consegnato la Bandiera italiana all’Alfiere della squadra Olimpica, Sofia Goggia e all’Alfiere della squadra Paralimpica, Giacomo Bertagnolli.

L'incontro si è concluso con l'esecuzione dell'Inno dei Giochi Olimpici.

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di consegna della bandiera agli atleti italiani in partenza per i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali 2021

Rivolgo un saluto molto cordiale a tutti, alla Sottosegretaria Vezzali, al Presidente Malagò, al Presidente Pancalli, ringraziandoli molto per le parole così cortesi nei miei confronti.

Benvenute e benvenuti al Quirinale.

Con qualcuno di voi ci siamo già incontrati altre volte.

Ci siamo anche incontrati virtualmente in quei video di presentazione della candidatura italiana per “Milano-Cortina 2026”, che ha avuto successo.

Auguri davvero.

Andrete a Pechino accompagnati dall’attenzione e dall’affetto degli italiani.

Qui vi è un’alta rappresentanza del nostro Paese; vi sono i capi delle Forze armate, dei Corpi armati dello Stato che sorreggono molto di questo sforzo e che testimoniano la vicinanza che vi è nei confronti degli atleti delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi che si recano a Pechino.

Sarà un’avventura affascinante per voi, e gli auguri che vi rivolgo sono rivolti a voi atleti, ai dirigenti, ai tecnici, ai medici, agli accompagnatori, agli assistenti, a tutto il grande complesso di professionalità e di passione che accompagna Olimpiadi e Paralimpiadi.

È una straordinaria occasione; avete grandi aspettative. Ma quella più importante è certamente il modo in cui parteciperete: quella della passione sportiva, della lealtà del confronto, del desiderio di misurarsi costantemente su nuovi orizzonti e nuovi limiti da raggiungere e superare.

Complimenti per questa attitudine, per quello che c’è alle spalle dell’approdo alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi, di lavoro, di sacrificio, di allenamento, di concentrazione, di motivazione.

Complimenti e auguri per questo. E grazie per questa testimonianza.

Vedete, lo Sport di eccellenza è importante in sé, rappresenta il Paese in una dimensione nella vita sociale rilevante. Ma è anche importante – lo ha detto poc’anzi la Sottosegretaria Vezzali - perché suscita nei giovani il desiderio di avvicinarsi alla pratica sportiva, con i valori che questa comporta e, così, alimentando un giacimento di possibili nuovi campioni per le Olimpiadi e le Paralimpiadi.

Questo obiettivo è affidato anche alle vostre mani, al vostro esempio, alla vostra capacità di testimoniare il valore dello Sport, come state facendo e come fate abitualmente.

Vorrei sottolineare, in questo, il valore particolare dello Sport paralimpico. È vero, Presidente Pancalli, in questi anni il Movimento paralimpico è cresciuto molto grazie ai suoi protagonisti. E lo Sport paralimpico è stato all’avanguardia di questa affermazione, di questa crescita che è soprattutto nell’animo, nella coscienza, nell’intelligenza, nella comprensione dei nostri concittadini. È una misura della civiltà di una società.

In tutto questo rappresentate davvero il Paese, Olimpici e Paralimpici. Anche per un altro aspetto. Si dice spesso – ed è vero - che durante l’emergenza della pandemia il nostro Paese ha sofferto molto. E l’anno d’oro dello Sport - l’anno che sta per concludersi e che certamente proseguirà in quello successivo che sta per aprirsi - è stato una risposta di speranza e di ottimismo offerta al Paese dal mondo sportivo del nostro Paese, Olimpico e Paralimpico.

Ed è interessante riflettere su questo, perché anche questi successi sportivi hanno smentito un cliché, uno stereotipo diffuso in Europa, duro a morire, quanto infondato, di un popolo – gli italiani – indisciplinato, confondendo con questo l’attitudine alla fantasia, l’attitudine alla creatività, all’inventiva. Quella creatività e quell’inventiva che probabilmente hanno aiutato il nostro Paese – anche il suo mondo sportivo – nelle difficoltà dell’emergenza pandemica a trovare modalità diverse, inconsuete, di allenamento, di concentrazione, di non perdere la forma atletica.

Così come è avvenuto in tanti altri versanti della vita del Paese.

Sarà interessante per gli studiosi delle società analizzare questo aspetto, ma avete in questo rappresentato davvero l’Italia.

E questo è avvenuto alle Olimpiadi di Tokyo, anche quelle aperte il giorno 23 di un mese – il 23 di luglio - e sarà certamente così anche a Pechino per le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali.

Non vi dirò che i nostri concittadini aspettano molte medaglie, questa è una speranza, ma si aspettano soprattutto - come ho detto prima - una partecipazione che renda onore al nostro Paese, come certamente farete.

Rendete onore al nostro Paese, alla sua Bandiera, ai suoi colori, ai suoi valori, con la vostra partecipazione. E in questo, vi assicuro, sarete seguiti con grande affetto da tutti gli italiani, e da me tra questi.

ascova

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