Venerdì 9 gennaio 2026, alle ore 18, nella sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale ad Aosta, sarà presentato il libro "Due Vite" di Maria Rosa Quario, giornalista, ex atleta della Nazionale italiana di sci alpino e mamma della campionessa Federica Brignone.
Il volume, pubblicato nel novembre del 2025 da Edizioni Minerva, racconta il legame tra madre e figlia, unite dalla stessa passione per lo sci alpino e lo sport in generale. Maria Rosa Quario, nata e cresciuta a Milano ma residente a La Salle da oltre trent'anni, ha scoperto lo sci grazie a i suoi genitori quando aveva tre anni. Sua figlia Federica Brignone è stata ancora più precoce: le prime curve le ha fatte prima di nascere e già a un anno e mezzo scivolava sulla neve su due assi di plastica. Da allora non ha mai smesso di coltivare l'amore per lo sci che l'ha portata a gareggiare e a vincere sulle piste di tutto il mondo. "Due Vite" offre anche uno sguardo sull'evoluzione della società negli ultimi sessant'anni e, in un mondo dominato dalle cattive notizie, vuole trasmettere un messaggio positivo raccontando storie piene di entusiasmo, dinamismo e energia.
L'incontro, che precede l'arrivo in Valle della fiamma olimpica dei Giochi invernali Milano Cortina 2026 previsto per il 12 gennaio con tappa a Châtillon e Aosta, è organizzato dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta. L'autrice dialogherà con Roberto Della Torre, giornalista esperto in sport invernali e direttore della rivista "Professione Montagna". L'ingresso è libero.
«La presentazione del libro "Due Vite" di Maria Rosa Quario rappresenta un’occasione significativa per riflettere sul valore dello sport come strumento di crescita personale, di trasmissione di valori e di costruzione dell’identità collettiva - spiega il Presidente del Consiglio Valle, Stefano Aggravi -. Attraverso il racconto di un legame familiare profondo e di una passione vissuta con equilibrio e determinazione, il volume restituisce un messaggio positivo e attuale, capace di parlare a tutte le generazioni. Ospitare questo incontro al Palazzo regionale significa riconoscere allo sport e alla cultura un ruolo fondamentale nel promuovere memoria, impegno e senso di comunità, valori che ci stanno molto a cuore.»











