Brignone in crisi: “A Milano-Cortina non ci sarò”. La campionessa valdostana amareggiata dopo essere uscita dal quartetto per la discesa libera olimpica di doman.
Preoccupante le dichiarazioni della valdostana rilanciate dall'Agenzia Dire. “Devo farmi un lavaggio del cervello. Di sicuro a Milano-Cortina non ci sarò, mancherà lo spirito olimpico“. Federica Brignone è in crisi. Dopo l’argento in gigante e il settimo posto in superG, la valdostana è fuori dal quartetto per la discesa libera olimpica di domani, ed è in crisi piena. Si sfoga in un’intervista a Repubblica: “È andata malissimo questa prova. Non ho un buon feeling, non l’ho trovato neanche oggi su questa pista, fin dalla terza curva sono subito scivolata e non sono neanche riuscita tirare la curva quella che l’altro giorno avevo saltato, oggi ho frenato talmente tanto che mi sono fermata. Non riesco a fare nessuna differenza. Vado bene solo nelle 4 curve di muro qua sotto, non sono abbastanza. Tutto il resto faccio schifo.
Vado in tilt mentalmente, non ho buon feeling, non sono appoggiata, non ho voglia di fare velocità, non sono chiusa, non ritrovo le sensazioni che avevo in discesa quest’anno e non so proprio sciare. È come se scendessi con la paura, anche se questa è la discesa più facile che abbiamo fatto quest’anno. Se io mi merito il posto per correre in discesa è perché in combinata posso essere competitiva, ma così non ho nessuna chance”. Brignone spiega meglio la sua rinuncia ai prossimi Giochi, in Italia: “Le Alpi sono fantastiche, finalmente avremo i Giochi olimpici di nuovo in Europa. A me è piaciuto venire in Paesi nuovi, ma ci sono piste abituate a ospitare gare di sci alpino. L’unica cosa brutta è che sarà tutto sparso. Non ci sarà un villaggio olimpico, non ci sarà lo spirito olimpico. Saremo ognuno in un posto diverso. Qui siamo tutti assieme, a Milano-Cortina non esisterà. Così mi passa la voglia“.
L'agenzia Dire poi rettifica: "Non mi perderò Milano-Cortina 2026 per nessun motivo al mondo". Con una dichiarazione ufficiale resa alla Federsci, Federica Brignone smentisce di fatto le dichiarazioni su un suo "no" alla partecipazione ai prossimi Giochi Olimpici invernali: "Dopo avere preso parte a tutte le gare e alle prove presenti nel programma olimpico sin qui disputate con una costanza di rendimento ad alto livello, voglio continuare a rimanere concentrata sui prossimi appuntamenti che mi attendono questa settimana- puntualizza la valdostana- L'Olimpiade di Milano Cortina 2026 è un obiettivo a cui tiene qualsiasi sciatore italiano, nella culla degli sport invernali che sono le montagne italiane. In questo momento della carriera preferisco però concentrarmi sulla stagione in corso dove ho vinto fin qui una medaglia d'argento olimpica in gigante e occupo la terza posizione nella classifica generale di Coppa del mondo. Ma soprattutto non ho pensato ad una mia eventuale presenza fra quattro anni nelle vesti di atleta, ambassador o tifosa in un'Olimpiade che farà molta attenzione alla sostenibilità ambientale, un aspetto che mi tocca da vicino".
Per contro Sofia Goggia dice: “Ogni discesa fa a sé, domani è il giorno della gara e sono molto concentrata. Sono consapevole di avere disputato una bella prova, stando bene sui piedi. Ho saltato tanto abbastanza ovunque, ma credo fosse anche sintomo di velocità. C’è ancora tanto da limare e tante linee da stringere. Devo sciare meglio, soprattutto le curve in appoggio sul piede destro nell’ultima parte, perché le ho completamente “ciccate”. Sarà fondamentale lavorare oggi con gli allenatori nel pomeriggio. Non ho pensato minimamente alla gara oggi, penso che si sia visto. Ero molto concentrata sul gesto da fare, piuttosto stare a sentire i vari allarmi che il mio corpo mi trasmetteva. E’ stata una bella prova è stata l’ennesima conferma che anche con due soli giri in discesa e pochi giorni di allenamento dopo un infortunio grave, posso mantenere il focus su me stessa”.
Nadia Delago: “Prima del dosso c’era una neve un po’ più molle e allora ho pensato di non frenare troppo per non perdere tempo e invece ho saltato una porta. Le sensazioni sono abbastanza buone e spero di far bene. Il punto più importante, secondo me, è l’ultima curva parabolica perché si porta fuori tutta la velocità per l’ultimo piano, fino all’arrivo”.
Elena Curtoni: “Mi sono divertita di più rispetto al superG, è una bella pista da discesa. La pista è più mossa e varia e ci sono delle belle curve. Ho fatto una prova discreta, sicuramente ho perso un po’ nella parte alta, posso senz’altro pulire un po’ le linee e posso spingere di più in alcuni punti. E’ stata comunque una bella discesa”.