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SPORT INVERNALI | 08 febbraio 2022, 19:29

PECHINO 2022: Da PyeongChang2018 a Pechino2022: Federico Pellegrino ancora argento nella sprint

“Orgoglioso del risultato, non era scontato pensare di arrivare qui a medaglia” Bene anche Greta Laurent

Federico Pellegrino

Federico Pellegrino

Federico Pellegrino è d’argento ai Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022. Quattro anni dopo la medaglia vinta a PyeongChang2018, il fondista azzurro si conferma nella prova sprint in tecnica libera. Sull’anello di Zhangjiakou ‘Chicco’ cede soltanto al norvegese Johannes Hoesflot Klaebo, oro per 26 centesimi, ma precede invece l’atleta del comitato russo Alexander Terentev. (foto Luca Pagliaricci)

Uno stratosferico Federico Pellegrino si è messo al collo la medaglia d’argento nella sprint in tecnica libera alle Olimpiadi di Pechino 2022. Sull’anello di Zhangjiakou, il 31enne poliziotto di Nus torna a vestire l’argento olimpico in un remake della sprint delle Olimpiadi 2018 – anche se quella volta fu in tecnica classica.

Il campione valdostano ha tirato fuori tutta la sua classe e l’inestimabile esperienza maturata nel corso della sua carriera, risultando fenomenale nella gestione tattica della gara, fino a presentarsi sul rettilineo conclusivo per tentare il sorpasso su Johannes Klaebo, vincitore col tempo di 2’58″06. Pellegrino ha chiuso a 26 centesimi dal leader norvegese, rimpolpando un palmares che conta – oltre al già citato argento di PyeongChang –  anche il titolo iridato di Lahti 2017, oltre altre quattro medaglie mondiali, con le due Coppe del Mondo sprint.

Medaglia di bronzo per l’esordiente russo Alexander Terentev, a 1″31 da Klaebo. Si era invece concluso ai quarti di finale il cammino dell’altro debuttante Davide Graz, dopo il 25esimo posto staccato nel turno di qualificazione.

In campo femminile  netta affermazione per la svedese Jonna Sundling che conquista la medaglia d’oro col tempo di 2’09″68, dominando dal mattino in qualifica, trionfando con largo margine sul tracciato cinese. Svezia che porta a casa la doppietta grazie all’argento di Maja Dahlqvist (+2″88), arrivata da favorita a questi Giochi visto il dominio nelle sprint di Coppa del mondo. Prima medaglia olimpica per la statunitense Jessie Diggins, bronzo davanti alla connazionale Rosie Brennan, ed attardata di 3″16 da Sundling.

Eliminate ai quarti di finale le tre azzurre qualificate Greta Laurent, Lucia Scardoni e Caterina Ganz:

Greta Laurent: “Una sprint molto dura, già nei primi giorni avevamo capito fosse una pista che non perdona. Abbiamo provato a prepararci al meglio, abbiamo fatto tutto il massimo. Volevo di più, non posso nasconderlo; l’ultima gara l’avevo fatta un mese fa, ottenendo uno dei miei migliori risultati, questa è andata così e mi dispiace perché era la sprint olimpica ma ho dato il massimo e ora guarderemo alle prossime. Ora valutiamo chi farà la team sprint e vedremo la scelta dei tecnici”

Lucia Scardoni: “Pista durissima, non siamo abituate a correre su di una neve così e su di una pista così dura. Nell’unica sprint in skating in cui mi ero qualificata sono arrivata 29esima, quindi il mio standard ora è questo. Mi sentivo meglio, volevo di più ma ho dato tutto quello che avevo e le altre erano più forti”

Caterina Ganz: “Dopo la pursuit ho voltato pagina, pensando alla gara di oggi. La pista mi piaceva un sacco, dura ma con anche pendenze che mi piacevano. Ho avuto fortuna in qualifica e nel quarto di finale la batteria era molto forte. Ci ho provato dall’inizio alla fine, non ho nessun rammarico. Ora aspettiamo la 10 km in tecnica classica, la mia gara preferita: sono fiduciosa”

Ordine d’arrivo sprint femminile TL Olimpiadi Pechino 2022:
Sprint femminile TL Finale Risultati – Olimpiadi Sci di fondo (olympics.com)

Ordine d’arrivo sprint maschile TL Olimpiadi Pechino 2022:
Men’s Sprint Free Final Results – Olympic Cross-Country Skiing (olympics.com)

Le parole di Federico Pellegrino dopo lo spettacolare argento nella sprint in tecnica libera ai Giochi Olimpici di Pechino 2022:

“Otto anni fa a Sochi è stato un sogno, ma mi ha fatto capire che non era abbastanza il mio modo di allenarsi e di vivere. Quell’esperienza ha fatto scattare qualcosa nella mia testa che mi ha fatto diventare il più professionista possibile, più professionale possibile con i risultati che sono arrivati. Però il sogno era sempre al 2022. Un sogno che si è trasformato in obiettivo, che, come ho sempre detto, era arrivare qui e dimostrare il mio meglio. E che il mio meglio qui, anche oggi così come tante altre volte abbia voluto dire medaglia olimpica è qualcosa d’incredibile. L’ultimo anno è stato difficilissimo, a livello mentale e al livello di pressione che io stesso mi son messo sulle spalle. Ho fatto una scelta azzardata, che solo in questo momento può essere giustificata e mi rende orgoglioso del fatto che da un’idea, un’attitudine insita dentro di me, sia arrivato un altro grande risultato. Oggi tatticamente, tecnicamente ero il miglior Pellegrino e son veramente felice. Sono un vincente, quindi appena passata l’emozione mi son messo a pensare come avrei potuto battere Klaebo, perché oggi non era imbattibile. Non è stato il migliore delle volte in cui l’ho incontrato anche se lui è il migliore. Sono estremamente soddisfatto, provo un senso di appagamento incredibile. Come quattro anni fa, in pochissimi ci credevano e anche adesso, per come è iniziata la stagione, l’anno scorso ok le vittorie ma senza i norvegesi non era scontato pensare di arrivare qui a medaglia.

Così è stato, in parte grazie al mio modo di lavorare ma in gran parte grazie alle persone che vivono e lavorano con me, a cominciare da mia moglie Greta (Laurent ndr), passando per i tecnici che ci hanno seguito quest’estate, il mio compagno di allenamenti De Fabiani, lo skimen e il mio fisioterapista. Continuo a pensare che l’esperienza con i russi sia stata, a livello lavorativo, la più interessante della mia carriera ed è un approccio totalmente diverso e che appunto rimpiango di non averlo provato. Ho apprezzato il mio lavoro del 2014-2018 in cui h dato tanto, non era più possibile continuare così perché avevo dato tanto e abbiamo reimpostato tutto modificando alcune cose. Non è andato a buon fine il piano A e doversi ritrovare dopo il terzo anno a ricominciare non è stato facile ma ho avuto la fortuna e l’intelligenza di scegliere bene le mani nelle quali mettermi per dimostrare il meglio di me”

ascova

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