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IPPICA&EQUITAZIONE | 07 gennaio 2022, 10:00

Fise sollecita la costruzione di un nuovo maneggio ad Aosta

Dopo la rinuncia di realizzare un polo scolastico polivalente il mondo dell’equitazione chiede la costruzione di un nuovo maneggio

Il maneggio di Nus abilitato per l'ippoterapia

Il maneggio di Nus abilitato per l'ippoterapia

E’ stato un giorno triste per gli sport equestri quando venne deciso di chiudere e smantellare il vetusto maneggio di zona Tzambarlet che completava il sito sportivo aostano. Oggi a distanza di alcuni anni la Regione ha rinunciato alla costruzione di un nuovo plesso scolastico, Giovanna Rabbia Piccolo, presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, torna alla carica e sottolinea in una lettera aperta la necessità di ridare ad Aosta un nuovo maneggio; struttura necessaria per l’attività sportiva ma anche terapeutica e per l’attività giovanile.

Giovanna Rabbia Piccolo ha lottato per quasi 30 anni perché la Valle e Aosta capitale fosse realizzata una struttura con campo coperto per permettere l’attività anche nella stagione invernale. Rivolgendosi alla politica sottolinea che “la Valle d’Aosta è l’unica regione del nord Italia che non possiede un campo coperto per questa disciplina sportiva, pur essendo la regione italiana che ha percentualmente il maggior numero di tesserati”.

Infatti la Fise conta circa 700 iscritti. Di più, a livello nazionale la FISE in questi due anni di pandemia ha avuto un aumento considerevole di praticanti: anno 2020 tesserati 132.117, cavalli tesserati 30.146 - anno 2021 tesserati 177.787, cavalli tesserati 35.846. Un incremento considerevole nonostante le difficoltà del momento. Alla domanda: cosa vuole significare? Giovanna Rabbia Piccolo risponde: “Significa che l’equitazione piace, piace il contatto con la natura e con l’animale, piace il fatto che sia una disciplina che si può praticare a tutte le età, piace perché è uno sport green, come è in uso dire oggi.

Il contatto con la natura e con il cavallo sono sicuramente un’attività educativa per i nostri giovani, oltre ad offrire possibilità di risultati sportivi, anche questi molto importanti”. Come ricorda la presidente in questi ultimi anni, tuttavia, non avendo più a disposizione la struttura di Tzamberlet, si è verificata una diaspora di praticanti degli Sport Equestri dalla nostra regione a quelle limitrofe, ben più ricche di strutture. Giovanna Rabbia Piccolo manifesta grande tristezza perché “in prevalenza si tratta di giovani promesse valdostane le cui famiglie devono affrontare il disagio economico e di tempo che devono sopportare a causa della mancanza di un struttura regionale”. C’è poi da considerare a causa della migrazione per l’attività ippica molti atleti valdostani hanno dovuto tesserarsi in altre società e non possono  più rappresentare la Valle d’Aosta nei loro impegni agonistici". Infatti non va dimenticata la lunga storia equestre realizzata nel maneggio di Aosta, quale la formazione di molti giovani e le importanti manifestazioni organizzate negli anni. Ormai da tempo ad Aosta non si organizza più alcuna manifestazione equestre.

“Fortunatamente – mette in evidenza la Presidente -  l'Associazione Torgnon Endurance, supportata dall’Amministrazione comunale di Torgnon, da molti anni organizza, nei mesi di luglio e agosto, in ambito FISE e FEI (Federazione equestre internazionale), diverse manifestazioni di salto ostacoli, endurance e turismo equestre, di rilevanza nazionale e internazionale, le quali rappresentano sicuramente una prestigiosa vetrina per gli sport equestri, richiamando centinaia di cavalieri e amazzoni da tutta Italia e da Paesi europei e di oltre oceano”.

E’ per questo che la presidente pone l’attenzione sulla valenza turistica degli sport equestri. “Il mondo del cavallo – sottolinea Giovanna Rabbia Piccolo  - è un richiamo per i turisti nella nostra splendida regione e capace di creare un importante indotto economico tale da esaurire la ricettività disponibile durante queste manifestazioni a Torgnon”. C’è  poi un aspetto più istituzionale e di promozione turistica: la città di Aosta nel 2017 è stata “Città europea dello Sport” ed ora la Regione Valle d’Aosta si è candidata a Regione Europea dello Sport 2023.

“Detto questo – aggiunge Giovanna Rabbia Piccolo - credo che l’equitazione, che ben rappresenta tra le altre cose tre discipline olimpiche, abbia gli stessi diritti e pari dignità di tutte le altre discipline presenti nella nostra regione, cosa che purtroppo fino ad ora non è avvenuta".

Infine la presidente invita il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, a riconsiderare i dubbi espressi in  una recente riunione del Consiglio comunale quando ha affermato “di non essere convinto che ad Aosta sia utile un impianto per gli Sport Equestri” ricorda la presidente.

pi.mi.

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