Alla vigilia del Mondiali di sci nordico, in programma da domani a Lathi con le gare sprint, le sensazioni dei valdostani Federico Pellegrino e Greta Laurent sono buone.
“Siamo arrivati nella maniera più giusta a questo appuntamento – commenta Federico Pellegrino (Fiamme Oro) -, l’importante era avere sensazioni in crescendo, consapevole di potermi giocare una medaglia. Sono tranquillo e rilassato perché il grande lavoro è stato fatto da tempo, sin dalla seconda settimana dello scorso aprile. Con il miglioramento di risultati durante la stagione sono conscio che se metto tutto in pista posso ambire a qualcosa di grande. Il mio motto è sempre lo stesso: rispetto di tutti, paura di nessuno, anche perché gli avversari sono agguerriti.”
“Gli stessi norvegesi, - aggiunge Pellegrino -stanno avendo un ricambio generazionale, sono tutti nati dopo il 1990, non ci sono più i vari Bransdaal e Hattestad, ma Klaebo che ha vinto settimana scorsa a Otepae lo conosciamo da tempo. Non dimenticherei i francesi, i finlandesi, i russi con Ustiugov, la rosa è ampia e comprende anche il sottoscritto come pretendente a una medaglia. Tecnicamente è una pista non troppo dura ma neanche da sottovalutare”.
“Non sento il peso della responsabilità; - dice ancora Pellegrino - già a Oslo 2011 qualcuno sosteneva che Pellegrino era una delle poche speranze di medaglia, poi in Val di Fiemme 2013 arrivavo da un podio quattro giorni prima, e a Falun 2013 da tre vittorie consecutive, A Falun 2015 sono stato in testa in finale fino a 300 metri dal traguardo, anche se era in classico. I risultati di questo periodo mi fanno capire che sono lì, adesso sta a me rimanere sulla cresta dell’onda il più a lungo possibile e lavorare sui dettagli per rimanere al top perché anche gli avversari migliorano costantemente. Nella mia testa penso di essere appena al di sotto del mio picco massimo.”
“In questa stagione non ho trovato le sensazioni giuste – racconta Greta Laurent (Fiamme Gialle) (foto) -, non ho ancora messo in campo tutto il lavoro fatto in estate. Nell’ultima gara di Otepae, pochi giorni fa, ho trovato qualcosa di meglio; spero che la condizione sia quella giusta e riesca a dare tutta me stessa. Spero che tutto ciò che è stato fatto durante la preparazione sia messo in campo. Siamo su una pista che mi piace, abbastanza nervosa con una salita finale lunga, ma una discesa successiva dopo si può recuperare. Il primo passo sarà superare le qualificazioni, poi battaglieremo eventualmente nei quarti di finale.”