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CICLISMO | 03 marzo 2020, 16:09

Ciclismo: Agostinacchio ko in Svizzera racconta il suo calvario

Filippo Agostinacchio

Filippo Agostinacchio

"Ne avevo più di un 38esimo posto. La gamba girava benissimo e il primo giro tutto andava secondo i piani. Poi, l'ennesima sfiga...". Deluso per un finale di stagione negativo ma non rassegnato e pronto a ripartire alla grande Filippo Agostinacchio, ciclista valdostano reduce dalla competizione 'UCI Cyclo-cross World Championships', gara svizzera tra Dubendorf e Zurigo dove il valdostano si è piazzato 38esimo rischiando persino di mancare la qualificazione. Agostinacchio ha sofferto un cedimento fisico a metà gara; ha retto sino al traguardo ma ha perso molte posizioni.

"Questo tracciato non permetteva fuori giri - racconta - come finivi la benzina eri finito, allora ho deciso di non strafare e cercare di aumentare il ritmo mano a mano che passavano i giri. Purtroppo quello che è successo dopo è un po' il riassunto della mia stagione. Sempre a combattere contro qualcosa, la maggior parte delle volte contro la mia stessa schiena. In effetti, diciamo che in questo tipo di percorso, con questo tipo di terreno, lo avrei dovuto mettere in conto".

Dal secondo giro in poi il valdostano ha continuato la gara con la sola gamba destra a pieno regime: "La sinistra era praticamente una massa rotante che non poteva aiutare in alcun modo - spiega amareggiato - anzi era quasi un handicap. Ho cercato di galleggiare e onorare la maglia che indossavo perché l'evento era troppo importante ed era giusto che io arrivassi all'arrivo consapevole di aver fatto il possibile". Agostinacchio si rivolge ai tifosi chi lo ha visto transitare con dipinta sul volto una maschera di dolore e delusione: "Non me ne fate una colpa, non è che non volessi dare il mio massimo, la mia schiena me lo impediva. Voglio ringraziare tutti coloro che sono venuti a tifarmi sul percorso, tutti coloro che mi sostengono pre e post gara perché non è facile gestire un Filippo teso e un Filippo deluso. Grazie a tutto lo staff della nazionale, porterò sempre il mio primo mondiale nel cuore. Che sia il punto di un nuovo inizio".

red. spr.

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