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CICLISMO | 17 luglio 2025, 15:33

Il cordoglio del Comitato valdostano della Federazione ciclistica Italiana

Si conclude tra le lacrime la prima tappa del 61 Giro della Valle d’Aosta Under 23.

Il cordoglio del Comitato valdostano della Federazione ciclistica Italiana

Sgomento. Sono, siamo, profondamento turbati da quanto successo, ieri, sulle strade del Giro della Valle d’Aosta. Non ci sono parole – commenta il presidente del Comitato valdostano della Federazione ciclistica italiana, Mirko Voyat – per commentare la tragedia che ha travolto il mondo del ciclismo. È inconcepibile, impensabile, crudele, perdere la vita, a soli diciannove anni, in un giorno di festa, di gioia, facendo la cosa che al momento ami di più: gareggiare in sella alla tua bici, in mezzo al gruppo, con i tuoi compagni e amici, in una delle corse a tappa più belle e ambite a livello internazionale. E non possiamo trattenere le lacrime per la morte di Samuele Privitera, che inseguiva i suoi sogni, che vedeva e credeva di poter fare della bicicletta la sua vita, la sua professione. Sogni che d’improvviso s’interrompono e ti strappano a tutti i tuoi affetti. Alla famiglia, ai suoi compagni di squadra, al suo team, a tutti coloro che gli volevano bene, agli organizzatori del ‘Giro Valle’, va il mio, e di tutto il Comitato Fci della Valle d’Aosta, il più caloroso abbraccio e il più profondo cordoglio”.


 

Si conclude tra le lacrime la prima tappa del 61 Giro della Valle d’Aosta Under 23. Ieri, ad Aosta, nel breve volgere di poche ore si è passati dalle lacrime di gioia per l’impresa di Filippo Agostinacchio, primo valdostano a vincere una tappa sulle strade di casa, e a festeggiare una storica maglia gialla di capoclassifica della generale, alla disperazione per la morte del diciannovenne ligure, Samuela Privitera. In maglia lilla-blu e il numero 57 sul telaio, della Hagens Berman Jayco, nella lunga discesa di Pontey, forse sobbalzato da un dosso, è caduto e ha sbattuto contro il cancello di un’abitazione; prontamente rianimato sul posto e trasportato in gravi condizioni all’ospedale Parini di Aosta, il giovane imperiese è deceduto nella serata di ieri.


 

Spostandoci nella cronaca sportiva, le strade valdostane poche ore prima avevano applaudito ed esultato per la superba prestazione di Filippo Agostinacchio (Biesse-Carrera-Premac), molto attivo in tutti gli 85 km della prima tappa, la Aosta – Aosta. Una tattica vincente; sempre nelle posizioni di testa del gruppo, ai meno cinque dal traguardo l’azione risolutiva, a Grand Pollein: scatto risoluto, 5mila metri tutti d’un fiato e arrivo solitario in corso Battaglione Aosta a braccia alzate. Dopo la tappa di Acqui Terme, poco meno di un mese fa, nel Giro Next Gen, vinta dopo l’attacco decisivo ai meno dieci dal traguardo, Filippo Agostinacchio mette nel palmares un altro successo di assoluto prestigio, vittoria di giornata e la maglia di leader della generale sulle spalle.


 

Il sodalizio organizzatore, la Società ciclistica Valdostana, ha annunciato di aver cancellato la tappa di oggi, giovedì 17 luglio, la Passy – Passy Plaine-Joux, cronoscalata di territorio francese; inoltre, il Comitato organizzatore lascia libertà di scelta alle squadre se proseguire la corsa a partire dalla terza tappa, domani, la Pré-Saint-Didier – colle del Gran San Bernardo.

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