L’HC Aosta continua a correre e lo fa con autorità. Contro un HCMV Varese tutt’altro che arrendevole, i gialloblù sfoderano una prova matura, intensa, costruita sul pattinaggio e sulla capacità di colpire nei momenti chiave della partita. Il 5-2 finale racconta di una squadra viva, compatta e soprattutto consapevole dei propri mezzi.
Ad aprire le marcature è la premiata ditta Plouffe-Dubé–Lysenko, con il canadese che finalizza al meglio l’assist del compagno. Poco dopo arriva il raddoppio firmato Oberhöller, ben servito da Nardella e ancora da Lysenko, sempre più centrale nel gioco aostano. Varese prova a restare in partita, ma l’Aosta non si scompone e continua a macinare gioco.
Nel secondo tempo sale in cattedra la profondità del roster: Gesumaria trova il gol su assist di Nardella e Plouffe-Dubé, mentre Nimenko cala il poker grazie a un’altra combinazione di qualità con Plouffe-Dubé e Lysenko. La quinta rete porta la firma di Nardella, che chiude il conto su assist di Plouffe-Dubé e Nimenko, certificando una serata in cui il gioco di squadra ha fatto la differenza.
Al di là del risultato, a colpire è ancora una volta la capacità dell’HC Aosta di reggere l’urto fisico e mentale nonostante una rosa ridotta all’osso. Da due mesi la squadra lavora e gioca con appena 8-9 giocatori effettivi, una condizione che poteva diventare un limite e che invece si è trasformata in un’opportunità di crescita, soprattutto per i più giovani.
Soddisfatto a fine gara Luca Giovinazzo, che non nasconde l’orgoglio per il percorso dei suoi: «Sono contentissimo dei ragazzi. Le Final Four penso di no, visto che si guarda la differenza totale, però abbiamo fatto veramente due mesi in 8-9 giocatori ed è stato un vantaggio anche utile per crescere i giovani, infatti stanno girando bene e ne sono contento».
Il tecnico aostano sottolinea anche l’aspetto atletico, decisivo contro Varese: «Oggi avevamo più pattinaggio e più gambe, abbiamo battuto comunque una squadra forte e abbiamo fatto, secondo me, un buon gioco, quindi sono soddisfatto».
E il dato che più conforta è la continuità: «Sono cinque vittorie consecutive, quindi direi che la squadra c’è. Ora testa al campionato e se siamo completi possiamo far male a tutti».
In classifica l’HC Aosta consolida la propria posizione nella parte alta, restando agganciato al gruppo che conta e dimostrando, giornata dopo giornata, di poter competere con chiunque. La sensazione è che questa squadra abbia ancora margine, soprattutto se potrà tornare a lavorare con l’organico al completo. Intanto, però, i numeri parlano chiaro: l’Aosta c’è, corre e vince. E non sembra affatto intenzionato a fermarsi.


