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ULTRATRAIL | 15 settembre 2025, 20:00

COLPO DI SCENA AL TOR DES GÉANTS®, SI RITIRA FRANCO COLLÉ. IN TESTA C’È RICHARD VICTOR

Tutto aperto anche al femminile, dove Lisa Borzani, Noor Van Der Veen e Natalie Taylor sono racchiuse in mezz’ora

Franco Collé a La Barma - photo credits Riccardo Cabella - Zzam! Agency

Franco Collé a La Barma - photo credits Riccardo Cabella - Zzam! Agency

Allunghi e sorpassi, riposi forzati e pit stop volanti, infortuni e ritiri: la seconda giornata del TOR330 – Tor des Géants® è stata, come ormai d’abitudine, ricca di emozioni e colpi di scena.

Il più grande è arrivato nel tardo pomeriggio di oggi, quando il valdostano Franco Collé, saldamente in testa fino a quel momento, ha dovuto rallentare il passo – in linea con quello del suo stesso record del 2023 – per poi fermarsi, presso il Lago Chiaro, a riposare per circa un’ora a causa di un problema agli occhi. Poi, la decisione sofferta di abbandonare la gara.

Ne hanno subito approfittato lo svizzero Martin Perrier e il francese Richard Victor, che sono passati oltre, così come anche l’italiano Simone Corsini. Restano ampiamente in corsa per il podio anche l’austriaco Florian Grasel, attualmente quinto, e il francese Louis Calais, sesto. Più attardati, invece, nella lunga risalita che da Donnas porta a Gressoney, il romeno Corneliu Buliga e il cinese Jiaju Zhao.

Anche al femminile la gara è tiratissima: al passaggio di La Sassa è sempre in testa Lisa Borzani, con circa un quarto d’ora di vantaggio sull’olandese Noor Van Der Veen e mezz’ora sulla britannica Natalie Taylor, autrice di un’incredibile rimonta ai danni della neozelandese Sophie Grant. Più staccata, invece, Kaytlyn Gerbin. Intanto Kaitlin Allen, grande protagonista della prima parte di gara e in lotta per il podio fino a questa mattina, è stata costretta al ritiro alla life base di Donnas per un problema al ginocchio.

IL TOR450 – TOR DES GLACIERS PROSEGUE ALL’INSEGNA DI RAICHON E GOLAY-GEYMOND

“Il TOR450 è una scuola di resilienza”, ha detto il francese commosso ai microfoni di Silvano Gadin.

Lo ha raccontato questa mattina, tra le lacrime, Sébastien Raichon ai microfoni di Silvano Gadin, appena sotto il Rifugio Coda:
“Ho avuto problemi di respirazione per due giorni, ora sto di nuovo apprezzando tutto. Sono da solo dall’inizio, la notte con la neve e la pioggia… che esperienza!”.

E in effetti il francese non ha rivali nel suo viaggio solitario, ma è accompagnato dal calore di tifosi e volontari: Raichon è entrato da subito nel cuore dei valdostani e non solo, accolto ovunque come uno di casa. È transitato a Niel La Barma alle 18.34, mentre al Rifugio Coda aveva circa cinque ore di vantaggio sui suoi avversari.

Il terzetto alle sue spalle ha iniziato a sgranarsi: a guidarlo è ora l’irlandese Brian Mullins, secondo provvisorio, che precede di pochi minuti il francese Jean-Claude Letellier e il polacco Jarek Gonczarenko, staccato anche lui di una manciata di minuti. Nella serata di ieri si è ritirato Julien Christin-Benoit, capace nei primi giorni di impensierire Raichon.

In vetta alla classifica femminile c’è sempre in solitaria la svizzera Florence Golay-Geymond, che sta condividendo parte del tragitto con il francese Florian Passaquay (festeggiato con una torta di compleanno a Donnas). La sua prova è di straordinaria regolarità: mai un cedimento, e una salda 12ª posizione assoluta.

Dietro di lei, le posizioni appaiono ormai definite: la giapponese Kaori Niwa davanti alla francese Sandrine Beranger. Sono 16 le donne ancora in gara, sulle 21 partite.

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