Massimo Ferrero, ormai ex presidente della Sampdoria, è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta della procura di Paola (Cosenza) per reati societari, bancarotta fraudolenta aggravata e false comunicazioni sociali. La squadra ligure non è coinvolta nelle indagini. Ferrero, poco dopo l'arresto, si è dimesso da presidente della Sampdori.
Secondo quanto trapelato, al centro delle indagini ci sarebbe il crac di quattro società di Ferrero, operanti nel settore alberghiero, turistico e cinematografico, tutte con sede in provincia di Cosenza. Si tratta di Ellemme Spa, Blu Cinematografica Srl, Blu Line Sirl e Maestrale Srl. Le società, da quanto si è appreso, sono state dichiarate fallite tra il 2017 e il 2020.
Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un inchiesta della procura di Paola per reati societari e bancarotta. Secondo quanto si apprende, la squadra di calcio non è coinvolta nelle indagini. Da questa mattina sono in corso perquisizioni nell'abitazione romana del patron del club ligure. Ferrero si è immediatamente dimesso da presidente della Sampdoria: lo fa sapere il club ligure in una nota.
"Massimo Ferrero, proprio per tutelare al meglio gli interessi delle altre attività in cui opera - si legge -, e in particolare isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza di un tanto rispetto all'U.C. Sampdoria e al mondo del calcio, intende formalizzare le dimissioni immediate dalle cariche sociali di cui sinora è stato titolare". Ferrero è stato trasferito nel carcere di San Vittore, mentre per altre 5 persone sono stati disposti gli arresti domiciliari. Tra gli arrestati anche Giorgio e Vanessa Ferrero, rispettivamente nipote e figlia di Massimo Ferrero.