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ATLETICA | 17 luglio 2021, 20:44

Atletica: A Tallin un 13/mo posto che per Silvia Gradizzi vale un record personale

Una prova coraggiosa quella della valdostana Silvia Gradizzi che ha vissuto la sua grande esperienza nei campionati europei Under 20 di Tallin prendendo parte, da esordiente assoluta in nazionale, alla finale della sua prova, la gara dei 3000 mt

Silvia Gradizzi a Tallin

Silvia Gradizzi a Tallin

La 19enne di Gignod in questi europei under 20 ha onorato alla grande l’appuntamento in azzurro ottenendo appieno quello che lo staff tecnico federale le chiedeva: puntare a migliorarsi, fare esperienza e divertirsi. 13esimo posto finale e una grande esperienza che siamo certi le tornerà particolarmente utile per il futuro

Silvia il capolavoro lo ha realizzato nella batteria di qualificazione di venerdì quando è stata capace di centrare la qualificazione per la finale, oltre a scrivere il suo nuovo primato personale: 9’40”01.

Sabato pomeriggio, ritornata nello stadio Kadriorg della capitale estone la valdostana, tesserata per il Cus Pro Patria Milano, ha vissuto appieno la sua finale provando a vivere il sogno cercando di restare attaccata al gruppo di testa, cosa riuscita fino ad oltre metà della gara, contro avversarie capaci di tempi per lei ancora non raggiungibili.

Il ritmo è stato da subito vivace. 100-200 metri di studio e poi andatura immediatamente accelerata con Silvia che ha spinto con coraggio per restare con le migliori. I passaggi della prima parte di gara sono stati nettamente sotto il primato personale, con una proiezione che indicava 9’33” finale. 3 secondi sotto al passaggio del giorno prima ai 1000 metri, con 3’12”41; e 6 secondi meglio ai 2000 metri dove il 6’23”32 fatto registrare decretava un volitivo 3’10”91 al km. A questo punto sono mancati i riferimenti e quella esperienza che chiaramente non si può chiedere ad una esordiente. Staccata di una 15ina di metri da coloro che lottavano per il successo, Silvia ha perso qualche spinta e soprattutto nel penultimo giro, corso in 1’21, ha perso l’occasione per chiudere con il primato personale, per la prima volta sotto i 9’40”. Alla fine, negli ultimi 400mt una reazione (1’18” l’ultimo giro), facendo appello al suo riconosciuto finale che le ha permesso di recuperare una posizione, classificandosi 13esima, con il tempo di 9’41”26.

Il podio tutto nord europeo ha visto imporsi la Finlandese llona Mononen (9’15”66) davanti alla danese Sofia Thogersen (9’16”43) e alla norvegese Ina Halle Haugen (9’16”47). Come si sapeva, un altro mondo….. per ora.

Un’esperienza europea esaltante per la mezzofondista allenata da papà Moreno, capace di farsi trovare pronta per questo grande appuntamento. Di strada ce n’è da fare, ma avere vissuto una competizione internazionale del livello di un campionato europeo dimostrando di essersi meritata la chiamata in azzurro è un grande risultato. Partita dall’Italia con il 19esimo tempo ha concluso entrando in finale e centrando il 13esimo posto, permettendosi di chiudere lasciandosi alle spalle  due avversarie. Brava davvero

pgc/fidalvda

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