Dalla notte magica di Wembley al pomeriggio di orgoglio nazionale all’insegna di un “Grazie Azzurri” che accompagna da ieri sera l’Italia di Roberto Mancini. Dall’albergo, che ha ospitato in queste ultime ore gli Azzurri, all’arrivo al Quirinale, è stato un tributo di applausi e di abbracci simbolici da parte dei tifosi che hanno salutato con entusiasmo il passaggio del pullman azzurro. “Ancora non siamo consapevoli di quello che abbiamo fatto”, ha sussurrato un emozionato Mancini prima di varcare la soglia del Quirinale dove si è svolto l’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Un incontro informale, negli splendidi giardini del palazzo storico romano, dove il capo dello Stato ha ringraziato gli Azzurri per il trofeo vinto e Matteo Berrettini, protagonista della splendida finale di Wimbledon, un traguardo mai raggiunto prima da un italiano. Gli Azzurri e Berrettini sono stati accolti da video dei momenti più importanti delle loro sfide e dalla banda militare che ha suonato l’inno di Mameli, cantato da tutti, Mattarella compreso. Ieri notte il presidente della Repubblica ha fatto i complimenti a tutta la squadra prima di ripartire per Roma, oggi ha tenuto il discorso ufficiale incentrato sulla coesione, l’impegno, il senso della sfida, l’ottimismo e la responsabilità, gli ingredienti principali della vittoria a Wembley. Oltre alla squadra e a Berrettini, hanno partecipato all’incontro anche il presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente della FIGC Gabriele Gravina e il presidente della Federtennis Angelo Binaghi.
Mentre Malagònasco ha posto l’attenzione sull’orgoglio del calcio e dello sport italiano, ringraziando il presidente Mattarella per la “sensibilità che ha sempre dimostrato verso il nostro mondo”, Gravina ha dichiarato: “Questa Nazionale è l'Italia, ha interpretato al meglio il suo sentimento di unità, con un grande potenziale di coesione, da paese ferito, ma con una grande voglia di ripresa. La Nazionale è una grande bellezza, non solo nel gioco, ma nei valori, è il punto di partenza per le riforme del nostro mondo, ma anche per il Paese. A tutti coloro che hanno contribuito in questi tre anni ad avvicinare i sostenitori all'Italia va il mio ringraziamento.
Grazie agli azzurri oggi siamo ancora più orgogliosi di essere italiani”. Il ct della rinascita, così è stato definito Roberto Mancini, non ha nascosto la sua emozione: “Siamo tutti orgogliosi di essere qui, La ringrazio per essere stato il nostro primo tifoso assieme a tanti italiani residenti in Gran Bretagna che ci hanno fatto sentire quanto sia forte l'amore per la nostra Nazionale.
E' stata una festa per tutto il Paese, non le nascondo la soddisfazione per aver scritto una delle più belle pagine della storia delcalcio. Abbiamo dimostrato che, quando si crede in ciò che si fa, è possibile esaurire un sogno apparentemente irrealizzabile. Un pensiero anche per Berrettini, siamo sicuri che tornerà in finale a Wimbledon e vincerà anche lui”. “Grazie a nome mio e di tutta la squadra – ha aggiunto il capitano Giorgio Chiellini - della sua presenza ieri, per noi è stato un gesto molto importante e vogliamo dedicare la vittoria a Lei e ai milioni di tifosi italiani in tutto il mondo che non ci hanno mai fatto sentire soli. Una dedica che vorremmo estendere a Davide Astori, che avremmo voluto oggi qui con noi e che è sempre presente nei nostri pensieri, nel cuore di chi lo ha conosciuto e anche nei giovani che ne hanno sentito parlare. Non abbiamo vinto l'Europeo per un rigore in più, ma per l'amicizia che ci ha legato in questa avventura: abbiamo tifato Matteo Berrettini, ci siamo sacrificati e aiutati. Ci siamo sentiti fratelli d'Italia, rispondendo a quanto ci aveva chiamato il nostro Paese”.
L’incontro è stato chiuso dall’intervento di Mattarella: “Avete meritato ben oltre il punteggio, non avete soltanto cercato di vincere, avete vinto esprimendo un magnifico gioco. Questo ha fatto divertire voi, ma anche tutti quelli che vi guardavano e non soltanto dall'Italia. Avete manifestato armonia di squadra tra di voi e nel gioco. Questo ha reso di straordinario valore la sottolineatura del valore del senso dello sport. Anche per questo va espresso un ringraziamento a Roberto Mancini. Lo merita per diversi altri aspetti: la fiducia che ha sempre manifestato sin dall'inizio di questo impegno alla guida della Nazionale, la rivoluzione che ha introdotto nell'impostazione del gioco, l'accurata preparazione di ogni partita”. Il presidente ha voluto richiamare l’attenzione su Donnarumma, il miglior giocatore del torneo, e sull’infortunato Spinazzola che in stampelle ha partecipato a tutti i festeggiamenti. Poi è stato il turno dei doni. Mentre Berrettini ha omaggiato con una racchetta il capo dello Stato, Gravina e Mancini hanno donato al presidente il gagliardetto dell’Italia e una maglia azzurra con il numero 10 e il nome sulle spalle, firmata da tutti i giocatori campioni d’Europa.
Gli Azzurri a Palazzo Chigi. Draghi: “Ci avete unito e reso orgogliosi nel nome dell’Italia” Il presidente Gravina ringrazia il premier: “Il suo Governo ha contribuito in maniera fattiva al successo organizzativo di un Europeo entrato nella storia prima ancora di essere giocato”
Dopo l’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il pomeriggio azzurro è proseguito a Palazzo Chigi. Il premier Mario Draghi ha accolto davanti al portone la Nazionale campione d'Europa, ha stretto la mano al capitano Giorgio Chiellini, che portava il trofeo, e poi anche a Matteo Berrettini, il primo tennista italiano in finale a Wimbledon. E, insieme agli Azzurri, ha alzato il trofeo in una Piazza Colonna circondata dal calore dei tifosi.
Ancora una pagina bellissima di sport e di orgoglio nazionale per l’Italia del calcio e per Matteo Berrettini. L’incontro si è svolto nel cortile di Palazzo Chigi, alla presenza delle azzurre Under 23 dell’atletica. “Il suo Governo – ha dichiarato Gravina - ha contribuito in maniera fattiva al successo organizzativo di un Europeo entrato nella storia prima ancora di essere giocato. Dopo mesi di sofferenza e difficoltà, Euro 2020 è stato l'evento della ripartenza con Roma e il suo pubblico protagonista ed è stato il torneo che ha esaltato i valori della Nazionale azzurra. Euro2020 è stata un'esperienza sportiva importante che apre un nuovo modo di vedere lo sport, che noi abbiamo ribattezzato 'Nuovo umanesimo'”.
E ancora: “Gli azzurri sono un esempio positivo per il Paese, un messaggio di bellezza che fa bene all'Italia. Le ricerche stimano che la vittoria di ieri possa avere un impatto in termini di Pil dello 0,7%. Il calcio e la Nazionale concorrono a fare il nostro Paese più credibile, stimato, inclusivo e ricco”. “Sono risultati che ci riempiono di orgoglio – ha aggiunto il presidente del CONI Giovanni Malagò facendo riferimento alle prossime Olimpiadi di Tokyo - e ci fanno ben sperare per questa straordinaria spedizione che sta partendo. Oggi più che mai si sente, con lo sport e per lo sport, questa unità nazionale che è sicuramente il più prezioso regalo che ci avete fatto con gli atleti. Sono onorato di poter rappresentare questo paese con lo sport”. Il premier Draghi, rivolgendosi agli Azzurri e a Berrettini, ha parlato di “successi straordinari”.
“Ci avete fatto emozionare – ha dichiarato - commuovere, gioire, abbracciare. Io sono sempre stato orgoglioso di essere italiano. Quello di cui ci avete reso orgogliosi è di essere uniti in queste celebrazioni in nome dell'Italia. Un saluto collettivo e un ringraziamento profondo dal governo, e anche da tutto lo staff di Palazzo Chigi che è affacciato alle finestre e vi guarda qui da sopra. I vostri successi sono stati straordinari”. Poi ha rivolto un’attenzione particolare a due protagonisti, Gigio Donnarumma e Leonardo Spinazzola: “Siete entrati nella storia anche con le vostre parate, e che parate! E con la lacrima di Spinazzola, un grande applauso. E un ringraziamento alle vostre famiglie, alle mogli, ai nonni, alla loro pazienza, perché la famiglia è fondamentale”.
Quindi gli auguri agli atleti in partenza per Tokyo: “L'Italia vi accompagna verso la rincorsa della gloria delle Olimpiadi. Abbiamo tanta voglia di vivere altre notti magiche. Lo sport insegna, unisce, è un ascensore sociale, un argine al razzismo ed un elemento di coesione, specie nei momenti difficili, per questo il governo ha deciso di investire”. Nel frattempo davanti Palazzo Chigi è arrivato un pullman scoperto con la scritta “Campioni d'Europa”, dove gli azzurri sono saliti dopo l’incontro con Draghi.
“Lo dovevamo ai tifosi – ha detto Bonucci - se siamo arrivati fin qui lo dobbiamo anche al loro sostegno”. Così la Nazionale festeggia e condivide la propria gioia attraverso un percorso che passa per alcune strade di Roma: via del Corso, piazza Venezia, via Quattro novembre, largo Magnanapoli, via del Tritone, piazza Barberini, via Veneto, piazza Brasile e via Pinciana sono le tappe prima del rientro in hotel.