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CALCIO | 12 ottobre 2020, 14:59

Calcio: Nunzio Santoro dice addio all'Aygreville, 'la libertà è un lusso che mi voglio concedere

Nunzio Santoro

Nunzio Santoro

"Ho lavorato 13 mesi, ho messo cuore, testa e tutte le capacità a disposizione della società e credo di aver dato molto all'Aygreville, non solo in questo periodo difficile pur confortato da risultati importanti; adesso è tempo per me di prendere una strada diversa". Il 78enne aostano Nunzio Santoro, ex calciatore negli anni '50, '60 e '70; esperto allenatore dell'Aosta, dell'Ivrea e del St-Vincent, commenta cosi le improvvise dimissioni da direttore generale dell'Aygreville e di fatto il suo addio alla società calcistica rossonera.

"In realtà avevo pensato di allontanarmi progressivamente dall'ambiente calcistico praticamente un anno fa - spiega - poi quando mister Rizzo se n'è andato mi sono dato da fare per gestire la ricerca di un nuovo allenatore e poi a curare il mercato con una gestione quanto mai delicata dei fuoriquota; far crescere sportivamente e umanamente ragazzi dai 16 ai 19 anni è un compito delicato e a questi giovani bisogna sempre dare il buon esempio. Non accettare imposizioni e prevaricazioni è una mia regola e corrisponde anche al mio significato di 'esempio' da dare ai ragazzi. Ora, avendo accertato che riesco più a lavorare in sinergia e armonia con il gruppo dirigente, a malincuore mi sono visto costretto a interrompere il rapporto e rimettere la carica".

Santoro non entra nei dettagli delle motivazioni che lo hanno spinto a dire addio all'Aygreville alla vigilia della delicata trasferta delle Aquile a Trino (dove hanno vinto per 3 a 2) ma ribadisce "piena stima nel presidente dell'Aygreville, Silvano Zoppo" e chiude la porta con una battuta: "La libertà è un lusso e io questo lusso me lo voglio concedere". Dai vertici societari rossoneri, per ora, nessun commento.

red. spr.

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