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ALTRI SPORT | 21 settembre 2019, 12:10

Baseball: Mario Pinardi, presidente Comitato Piemonte-VdA, 'cresciamo ma dobbiamo fare di più'

Mario Pinardi

Mario Pinardi

Un delegato federale regionale, l'aostano Jean Claude Balla che con il fratello Maurizio guida la società degli Aosta Bugs in Western League e Juniores; tanta voglia di emergere tra gli sport di squadra in Valle d'Aosta, oltre cinquanta tesserati e il sogno dell'iscrizione di una squadra regionale al campionato di serie C. Questa la facile fotografia del baseball in Valle d'Aosta a due soli mesi dal Torneo delle Regioni 2019 che ha sancito la crescita del Comitato regionale Piemonte-Valle d'Aosta della Federazione italiana baseball-softball-Fibs.

Il presidente del Comitato regionale Fibs Mario Pinardi cavalca ancora l’onda dell’entusiasmo dei risultati ottenuti dalle Rappresentative dalla Junior Softball e della Senior di Baseball nelle Marche al TDR 2019

Presidente Pinardi, quali sensazioni ha lasciato il TDR2019 nelle rappresentative piemontesi-valdostane e nei dirigenti del settore?

“La forza della gioventù, la bellezza dello sport giocato da ragazzi e ragazze. Agonismo e allegria insieme. Sono questi gli elementi che incoraggiano a proseguire il lavoro che giornalmente facciamo per il baseball. Ho visto giovani 'cresciuti' in virtù di questa esperienza, magari qualche lacrima per la partita persa, ma tanta gioia di aver vissuto un momento importante insieme ad altri atleti che sono diventati amici nel vero senso della parola. Il vero sport azzera distanze e colore di casacche”.

Le Rappresentative locali sono tornate a casa dal Torneo delle Regioni con ottimi risultati, dunque

"Si, assolutamente. Io credo nel lavoro che stiamo facendo, credo nei nostri tecnici e nei nostri giovani giocatori. Il lavoro paga. E per lavoro intendo anche quello organizzativo, propagandistico che in Piemonte stiamo facendo e in Valle d'Aosta occorre iniziare a fare. Un lavoro quotidiano che da e darà frutti nel tempo. Ad oggi rimango positivo e orgoglioso delle squadre iscritte al nostro Comitato. Adesso dobbiamo gestire questo gruppo di staff regionali, una grossa eredità per compattezza e sinergia che hanno creato al loro interno”.

Nel 2020 in Lombardia, nel 2021 in Toscana, quando vedremo una edizione del TdR all'ombra delle Alpi?

“Il Piemonte ha ospitato il TdR nel 2015, di cui sono stato direttore organizzativo, primo della versione itinerante tra le regioni. Convinto dell'importanza di organizzarlo in tutte le regioni, rimango sempre stupito che ogni anno l'organizzatore del Torneo riparta da capo nell'organizzazione. La proposta di formare un gruppo di persone fisse che rimangano nell'organizzazione aumenterebbe la qualità del torneo, ormai compresso in due giorni e mezzo di gare, forse una esagerazione. Meriterebbe maggior tempo e visibilità”.

La collaborazione fra le società è secondo lei la chiave del futuro?

“La collaborazione è sempre positiva ma troppe volte si sentono campanilismi, litigi sterili. Sono distruttivi e non creativi, lasciano energie sul campo che potrebbero esser usate per finalità di miglioramento. Il futuro passerà dal lavoro sinergico tra club e località diverse, magari distanti, con finalizzazione alla crescita. In quest'ottica le società hanno grandi margini di lavoro e miglioramento”.

 

red. spr.

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