Un’imbattibilità che dura da tredici giornate (seconda e ultima sconfitta alla terza di campionato a Venaria per 1-0), terzo in classifica con 32 punti (frutto sin ora di 9 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte), uno in meno dello stesso Venaria che è secondo e sei dalla capolista Calcio Settimo che però nella prima giornata di ritorno disputata lo scorso 14 dicembre a Donnas, ha anch’essa conosciuto la dura legge dell’imbattuto campo Crestella uscendo sconfitta per 1-0.
Sono i numeri a parlare a favore del PontDonnasHoneArnad che dopo 16 turni disputati nel girone B di Promozione, vanta anche il terzo attacco del girone con 30 gol segnati (il fantasista Rocco Garbini con 11 reti realizzate condivide il trono di capocannoniere insieme a Diop del Brandizzo e Persiano del Lascaris) e schiera la seconda difesa meno battuta del girone con 11 gol subiti contro i nove dell’Alpignano.
Approfittando della sosta del campionato che riprenderà domenica 18 gennaio, l’allenatore Stefano Massari ha concesso alla squadra, con l’obiettivo di ricaricare le pile in vista della decisiva fase ascendente del torneo, una decina di giorni di riposo fissando la ripresa degli allenamenti per venerdì 2 gennaio e preparare l’amichevole contro la Biellese fissata per domenica 4 gennaio alle ore 14,30 a Donnas.
Chi invece è praticamente rimasto sempre sul ponte di comando impegnato ad organizzare amichevoli, fare relazioni, riordinare l’archivio dati, , preparare la ripresa dell’attività e trovare un momento per confrontarsi con il presidente del sodalizio e imprenditore di successo Jean Pierre Calliera (amministratore della Vita spa), per magari già gettare le future basi della società calcistica della Bassa Valle, è il direttore generale del PontDonnasHoneArnad, Walter Barbero, che proprio in questa stagione festeggia 35 anni di attività dirigenziale e le mille panchine da dirigente ufficiale.
Walter Barbero, una lunga soddisfacente carriera sportiva?
“Prima come calciatore e poi da dirigente in diverse società piemontesi e valdostane, sono 50 anni che sono nell’ambiente calcistico dove ho calcato migliaia di campi dalla Terza categoria sino all’ex serie C. Di conseguenza, anche se non ricordo di aver mai giocato o assistito una partita uguale all’altra, non stancandomi comunque mai di imparare, penso di conoscere il gioco del calcio e le dinamiche di una società e soprattutto di uno spogliatoio abbastanza bene".
Una carriera che prosegue con il 'miracolo' PDHA; dove possono arrivare mister Massari ela squadra?
"Non c’è dubbio che siamo molto soddisfatti dell’andamento della stagione, l’attuale posizione in classifica va sicuramente al disopra delle nostre più rosee previsioni, ma attenzione perché il girone di ritorno nasconde sempre nuove insidie e se vogliamo mantenere la zona play off per giocare nel mese di maggio le gare di spareggio che apriranno le porte alla possibilità di salire di categoria, allora dobbiamo continuare a mantenere i piedi ben saldi per terra e la testa libera giocando ogni partita con umiltà e grande impegno. Proseguendo come abbiamo fatto sinora, continueranno ad emergere le qualità tecniche e la forza del gruppo oltre agli insegnamenti e il bel gioco proposto da mister Massari. In quel caso, nulla ci potrà essere precluso".
Sbaglio o proprio la chiamata di Stefano Massari ad allenare il PontdonnasHoneArnad al posto di Roberto Milani, che nei tre anni di gestione sempre in Promozione (a parte il breve e infruttuoso interregno di Isidori), oltre ad un’ agiata salvezza aveva ottenuto un quarto e terzo posto, in estate gli avevano attirato diverse critiche e aumentato la schiera degli scettici nei confronti del PDHA del nuovo corso. Tante critiche ma alla luce dei fatti ha visto lungo e quindi ora può togliersi qualche sassolino...
“Non è mio costume, anche se adesso mi sarebbe anche più facile, dire chi sbagliava e chi aveva ragione. I conti si fanno alla fine. Di certo Milani non aveva fatto male, ma dopo tre stagioni dove la società aveva speso molto più del previsto senza vincere nulla, era quasi doveroso cambiare. Con l’avvento della nuova proprietà e la nomina dei fratelli Calliera al vertice, si è deciso di continuare l’attività ma con una politica societaria diversa dando priorità assoluta alle spese contenute e oculate, il rispetto dei budget, la chiarezza nei ruoli e nei rapporti intepersonali".
Insomma, niente doveva essere lasciato più al caso, all’improvvisazione e soprattutto non si doveva dare più nulla di scontato?
"Esato ed in quest'ottica, era quanto mai necessario trovare un allenatore che credesse e sposasse il progetto basato su tante 'scommesse', avesse fiducia sia della società che dei suoi più stretti collaboratori e in qualità di tecnico oltre che essere un motivatore, fosse conosciuto e rispettato dai giocatori vecchi e nuovi. Stefano Massari rispondeva a questi precisi canoni e proposto, il consiglio direttivo della società, (formato da 10 persone, ndr), ha deciso, pressoché all'unanimità di ingaggiarlo praticamente all’unanimità”.
Oltre all’allenatore Massari quali sono i punti di forza del PDHA?
“Scontato che anche l’allenatore più bravo vale non più del 25/30% dei successi della squadra che guida, questa percentuale è destinata a salire se, come nel caso di Massari, lavorano con lui con molto impegno e tanta professionalità il preparatore atletico Gianfranco Roi e il preparatore dei portieri Simone Zola".
Ma questo basta?
"Sicuramente no. Ma per l’esperienza maturata sono convinto che i risultati si ottengono se le capacità del tecnico è un valore aggiunto alla disponibilità, al sacrificio e alla maturità dei giocatori a disposizione, ma anche e soprattutto dalla serenità e dall’entusiasmo che sanno trasmettere i dirigenti della società; ed in questo il nostro presidente, Jean Pierre Calliera, è davvero il number one".