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ATLETICA | 03 dicembre 2019, 18:30

Maratona: A Valencia Catherine Bertone fermata da un risentimento muscolare

Catherine Bertone

Catherine Bertone

“Nei giorni scorsi in allenamento ho avuto un problema al bicipite femorale sinistro e in gara, alzando il ritmo, si è fatto sentire. Ci ho provato, ma in maratona non si inventa niente. Mi dispiace perché questa è una bellissima manifestazione, in una città stupenda”. Catherine Bertone commenta così il ritiro, all’undicesimo chilometro della maratona di Valencia disputata domenica scorsa. Con la nostra pediatra volante non hanno completano la prova l’altre azzurra dell’ultima rassegna a cinque cerchi, quella di Rio 2016: Anna Incerti (Fiamme Azzurre), rimasta sull’andatura della Straneo per oltre metà gara ma ritirata dopo il 35° km.

“Purtroppo – aggiunge la pediatra volante - fa parte del gioco, però di sicuro ho voglia di riprendere, senza smettere di sognare. Vuol dire che se la prossima gara andrà bene, me la godrò doppiamente”.

A Valencia, di nuovo in gara Valeria Straneo la primatista italiana che ha chiusi stavolta chiude con 2h30:44 sulle strade della città spagnola, qualche secondo in più rispetto alla scorsa edizione in cui aveva fatto segnare il tempo di 2h30:26. Per la 43enne alessandrina del Laguna Running, c’è il sedicesimo posto finale al rientro agonistico sui 42,195 chilometri. In avvio era riuscita a mantenere un ritmo in linea con l’obiettivo della vigilia, il crono di 2h29:30 che rappresenta lo standard di iscrizione alle prossime Olimpiadi di Tokyo. La vicecampionessa mondiale del 2013, e argento europeo nel 2014, è infatti transitata alla “mezza” in 1h13:45 prima di una flessione negli ultimi dieci chilometri.

red. spr.

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