"Se qualcuno è interessato a creare un nuovo direttivo si faccia avanti, sennò saremo costretti a chiudere l'Associazione". Era questo l'annuncio postato a novembre da Elisa Bionaz sulla pagina Fb 'Carretti Valle d'Aosta', creata per promuovere le corse degli tsarettoun, uno sport che negli anni ha goduto di una crescita esponenziale di appassionati e di un vero e proprio campionato valdostano dei carretti.
Bionaz è la presidente del Direttivo dell'Associazione 'Carretti Valle d'Aosta-Acva', fondata dai fratelli Samuel e Darwin Salvoldi, detentori dei titoli regionali ma ora lei stessa ha fissato per il prossimo 30 luglio la data dell'Assemblea che dovrà indicare i nuovi vertici direttivi o portare allo scoglimento.
I campionati hanno costi elevati e da quasi due anni devono sottostare per un anno alle norme che prevedono, per l'organizzazione di una qualunque gara sportiva su veicoli o cicli, il rispetto della circolare Gabrielli sulla sicurezza e delle diverse Federazioni sportive sulle necessarie qualifiche federali di arbitri, giudici, direttori di gara. Poi a dare la mazzata finale ci si è messo il Covid-19. Il pericolo è la 'fuga' dei già pochi soci dell'Acva e la conseguente cancellazione della prossima stagione agonistica.