E' una storia bellissima di sport e di vita, commovente e incoraggiante, quella del giovane calciatore valdostano Filippo Zurzolo, raccontata con orgoglio ed entusiasmo dal vicepresidente del Fenusma calcio, Luca Dalla Palma, sul profilo Fb della squadra.
"Filippo gioca nel Fenusma, categoria Under 16, con il fratello gemello Nicolò -spiega Dalla Palma - Nel 2018, a inizio campionato, si sottopone alla visita medica agonistica, dove gli viene diagnosticata una patologia che non gli consentirà più di giocare, pur essendo il calcio la sua grande passione. E' un duro colpo per lui, per il fratello, la famiglia e per i compagni di squadra". Ma Zurzolo non vuole abbandonare il calcio e si propone alla società per diventare allenatore, o comunque per un ruolo che gli permetta di rimanere nell'ambiente.
"Sovente è negli spogliatoi a sostenere i compagni, e si presta anche a fare il guardalinee, ma non può giocare o allenarsi", spiega il dirigente del Fenusma. Poi, dopo quattro mesi di accertamenti, a tre partite dalla fine della stagione e senza aver mai potuto fare un allenamento in stagione, arriva la notizia tanto sperata: Filippo potrà continuare a giocare. "Mercoledì sera - prosegue Dalla Palma - in occasione della partita in trasferta di recupero di campionato contro La Chivasso, stringe in pugno il certificato di idoneità agonistica, che consegna al suo dirigente e può sedersi in panchina finalmente come giocatore". E così, a dieci minuti dalla fine, con il risultato ancora in bilico, il mister decide di dargli una possibilità.
"Filippo scende in campo acclamato dai propri sostenitori che scandiscono il suo nome. Dopo pochi minuti arriva in area un cross dalla destra. Filippo si avventa sul pallone con la rabbia di chi è rimasto fuori dal campo per quattro mesi, con la prospettiva di non giocare mai più, e scarica in rete un fantastico gol. Con tutta la squadra corre ad esultare sotto i propri tifosi, nell'estasi del momento si toglie la maglietta come fanno a volte i grandi calciatori e si prende l'ammonizione più dolce della sua carriera": E' finita così? No, Zurzolo "ad un minuto dalla fine - conclude il racconto di Dalla Palma - si conquista persino un rigore, la squadra ha i suoi rigoristi, ma i ragazzi decidono che deve essere lui a tirarlo. Lui va sul dischetto e segna, rendendo indimenticabile la serata". E firmando così una pagina stupenda ed edificante per lo sport valdostano.