La nona edizione di T*Danse – Danse et Technologie, il Festival Internazionale della Nuova Danza di Aosta, inizia a svelare le sue carte. E lo fa con un’anteprima dall’elevato valore artistico, che anticiperà un cartellone composto da oltre 30 appuntamenti distribuiti su 8 giornate e che verrà presentato in conferenza stampa martedì 30 settembre alle 11 nella sala conferenze della Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” di Aosta.
Quest’anno il festival T*Danse, organizzato da TIDA - Teatro Instabile di Aosta, ha ricevuto per la prima volta il sostegno del Ministero della Cultura, oltre a quello della Regione Autonoma Valle d'Aosta ed al contributo di Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di SanPaolo, alla collaborazione del Comune di Aosta, del Comune di Arvier, del Sistema Bibliotecario Valdostano e di Spazio Plus.
Nella Sala Polivalente di Arvier mercoledì 1° ottobre alle 19 sarà Amalia Borsellino del Collettivo SicilyMade a dare il via a T*Danse 2025. La performer siciliana, che ha collaborato con artisti come Peter Jasko, Clara Furey, Silvia Gribaudi, La Fura dels Baus, Emilio Calcagno, Virgilio Sieni e Roberto Zappalà, tra le altre cose è Artista Associata di Scenario Pubblico Centro di Rilevante Interesse Nazionale e co-direttrice artistica di Performare Festival, oltre ad aver vinto il premio BTS Between The Seas ed a collaborare come docente e danzatrice per il progetto internazionale “Yallah Danse!” in Algeria.
Amalia Borsellino sarà in residenza creativa ad Arvier dal 29 settembre per rifinire il suo lavoro “TheoDora”, che presenterà appunto in anteprima il 1° ottobre nel paese della Valdigne e poi in prima assoluta mercoledì 8 ottobre nel Teatro dello Spazio Plus di Aosta alle 20. Dora Maar, artista e fotografa della corrente surrealista, è conosciuta soprattutto come “la donna che piange” dipinta innumerevoli volte da Picasso. Il corpus fotografico delle sue opere diventa motivo di ispirazione per il gesto danzato di Borsellino, trasformando il corpo in un essere surreale. Tra un’atmosfera dai toni Lynchiani e le musiche di Salvo Noto, il corpo dell’artista si muove cercando spazio e luce, lasciando in sottofondo la vicenda personale di Dora Maar che resta come un’eco che risuona nelle poche parole di un testo di una canzone.
Il progetto, prodotto da Scenario Pubblico Centro di Rilevante Interesse Nazionale con la drammaturgia di German Jauregui e Antia Diaz Otero e l’assistenza di Nicola Simone Cisternino, con il sostegno dell’Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Sicilia, è stato selezionato in residenza per Around a Process of Making 2023 sull’isola di Stromboli, e poi sviluppato tra la Sicilia e la Lombardia. A giugno 2024, a Stromboli, la versione Studio di TheoDora va in scena in site–specific su uno dei tetti dell’Isola, mentre è di luglio 2024 lo Studio per spazi teatrali a Performare Festival.
Dal 30 settembre prenderà il via anche il percorso PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento) che coinvolge 5 classi e 87 tra studenti e studentesse del Liceo Classico e Musicale e del Liceo delle Scienze Umane e Scientifico Regina Maria Adelaide. I giovani partecipanti saranno impegnati in due attività: un laboratorio di movimento “Un solo respiro” condotto da Marco Chenevier, Alessia Pinto e Leonardo Sinopoli, e i Simposi, veri e propri percorsi tematici strutturati che alternano teoria e pratica per stimolare l'interpretazione personale e creativa dei partecipanti.