Dieci punti nelle ultime quattro partite giocate. E' questo il tabellino di marcia del rinato Charvensod di Claudio Fermanelli che recuperati gli infortuni e cancellati gli incubi visti nel girone di andata, ha iniziato alla grande e con il passo delle migliori questo 2017.
ll tanto meritato quando imprevedibile successo per 2 a 1 ottenuto domenica sul campo dell'Alpignano, che era la seconda forza del girone A di Eccellenza, grazie alle reti realizzate da Sebastian Rovira nella prima parte di gara e da capitan Luca Antonacci su calcio di rigore al tramonto della partita (intervallate dal pareggio ottenuto dai torinesi su calcio di rigore da Cirillo), è stata , dicono i dirigenti dello Charva, la ciliegina sulla torta per chiudere al meglio una settimana da incorniciare.
Infatti i gialloneri del ds Eronne Ruffini, già mercoledì scorso nel recupero che vedeva Totò Lorusso e compagni impegnati sul campo della Biellese, avevano offerto una prova di grande sostanza e il successo per 2 a 0 firmato dalle reti di Rovira e Daricou è stato ultra meritato e oltre ad essere un passo importante per la classifica, confermava pure la ritrovata condizione fisica e mentale della squadra più che mai determinato a mantenere la categoria.
Lo Charvensod, sembra davvero abbia imboccato la strada giusta e i 19 punti in classifica, per la prima volta nella stagione, la vedono lasciare ad altri (nella fattispecie a Borgomanero e Cerano) le ultime posizioni della graduatoria.
Chi ha invece perduto un'ottima occasiono per fare un ulteriore balzo in classifica e portarsi addirittura al secondo posto, alle spalle dell'ormai irraggiungibile Juventus Domo, considerando le sconfitte interne subite dall'Alpignano e dal Borgovercelli, rispettivamente ad opera del Charvensod e del Settimo, è stato l'Aygreville.
La formazione mandata in campo da Alberto Rizzo che era opposta all'Orizzonti United, infatti, non ha saputo andare oltre al pareggio per 1 a 1, un risultato che al sapore della beffa, ma che consente comunque a Luca Pramotton e compagni di mantenere con 41 punti la zpna play off.
Le Aquile, scese sul sintetico di Gressan prive di due pedine importanti quali Baldi e Furfori, dopo un primo tempo discreto concluso in vantaggio per merito di André Cuneaz, nella ripresa hanno prima sprecato due facili occasioni (clamorosa quella creata e fallita da Tomhain) per chiudere la partita, poi si sono abbassate oltre il limite, consentendo così ai vercellesi di conquistare il campo e farsi minacciosi. Quando la partita sembrava incanalata, nonostante non fosse stata la migliore dei valdostani, con un po' di fortuna, gli ospiti di mister Mellano trovavano il gol del pareggio con Pititto a quattro minuti da triplice fischio finale, favoriti anche dal fatto che i padroni di casa erano rimasti in dieci per l'ennesima espulsione toccata a Mazzei.
Giustamente rammaricato, a fine gara, l'allenatore dei valdostani Rizzo il quale, sin da domenica nel match clou in programma a Borgaro, dovrà chiedere soprattutto ai suoi attaccanti di essere più concreti e cinici in zona gol.
Altro passo indietro e seconda sconfitta consecutiva invece per il PontDonnazHoneArnad, che al cospetto di un Borgaro salito a Donnas in formazione rimaneggiata per le assenze degli esperti Parisi e Pierobon, ha fatto una magra figura e ha perso con poche attenunanti per 2 a 0.
Pensare che l'inizio di gara era stato tutto a favore degli orange, con Rocco Garbini in evidenza, il quale prima scaldava le mani al portiere torinese Cantele proteso in tuffo e poi colpiva la parte bassa del palo su una conclusione apparecchiatagli dallo scattante Bonel.
Purtroppo però le buone intenzioni del PDHA si fermavano dopo soltanto venti minuti dall'inizio della gara.
Da quel momento, complice anche le opinabili scelte di mister Cretaz che da allenatore è alle prime armi e quanto pare sembra essere specializzato nell' insistere ad oltranza (questo è quanto dicevano a fine gara diversi tifosi), anche quando non non sarebbe necessario, nel presentare fuori dai loro abituali ruoli diversi giocatori (Montari e Dotelli su tutti), sino ad incartarsi in moduli e in sostituzioni più avventate che necessarie, Borettaz e compagni sono pian piano calati fino a scomparire del tutto. Sul campo è rimasta tanta confusione e poca lucidità in tutti i reparti da parte dei padroni di casa che oltre a giocare male, anche sul piano della tenuta fisica , domenica, non sembravano al top.
Così il Borgaro, che aveva iniziato al piccolo troppo e non stava facendo vedere molto di più, aveva la possibilità di riordinare le idee e prendere coraggio.
Infatti alla mezz'ora di gioco, prima Pagliero e quindi sulla ribattuta Piotto, trovavano sulla sua strada i riflessi di Celesia (preferito a Caresio), ma poi nei minuti finali del primo tempo il portiere di Pollein sulle due avvicinate conclusioni del giovane Arabia, dimenticato nell'area piccola dai difensori del PDHA. nulla poteva fare.
Un tremendo doppio ko per i basso valdostani che tuttavia, all'inizio della ripresa avevano la possibilità di riaprire la partita quando usufruivano di un calcio di rigore concesso per un fallo ai danni dal neo entrato Jeantet.
Dal dischetto Fabio Borettaz calciava in modo lento e prevedibile e per di più a mezz'altezza alla sinistra dell'esperto portiere piemontese Cantele, che un balzo respingeva in angolo e in pratica metteva il sigillo alla vittoria, mai più messa in discussione sino al termine del match dal PontDonnazHone Arnad , che domenica prossima dovrà cambiare registro se vorrà uscire indenne dal Guido Saba nel derby con il Charvensod in grande salute che non aspetta l'ora di vendcare il brutto 3 a 0 subito all'andata al Crestella.