Ieri, dopo breve tempo i sofferenza è mancato, a Chieri, Soncin Rossano, per anni importante figura della squadra aostana.
Da giovane speranza, cresciuto nel Beinasco, giunse in Valle nel 1973 poco più che ventenne e da subito conquistò la fiducia riposta e con essa un ruolo determinante nella formazione che guidata da Giovanni Donna salì nel 1973/74 in Serie D. Ormai diventato elemento di riferimento della formazione rossonera fu protagonista anche nella storica salita in D del 1976/77 con Nunzio Santoro allenatore.
Uomo importante nelle due promozioni perchè, oltre alla qualità che sapeva esprimere sul terreno di gioco, era la sua maturità nell'affrontare i problemi, nello stemperare le tensioni che vengono a crearsi nei momenti concitati della vita di squadra.
Atteggiamenti da uomo maturo e saggio, qualità che seppe evidenziare anche ad Ivrea dove con la squadra Arancione contribuì ad un' altra vittoria di campionato con altri ex Aostani.
Se è vero che la propria vita non vada raccontata ma devono essere i risultati a scriverla allora Rossano Soncin ha lasciato di se' stesso un ricordo bellissimo che mai va dimenticato.