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CALCIO A 5 | 30 giugno 2023, 10:00

Calcio a 5: Valdostana, prima stagione ricca di successi

Al debutto sul palcoscenico FIGC, il club del Presidente Walter Pizzurro ha centrato tutti gli obiettivi

Calcio a 5: Valdostana, prima stagione ricca di successi

La stagione perfetta o qualcosa di molto simile. Al suo debutto sul palcoscenico Figc, la Valdostana ha centrato tutti gli obiettivi possibili. La società del presidente Walter Pizzurro, apprezzata da anni in Valle d'Aosta per la sua attività di organizzazione di eventi (tra i quali La Piazza Aosta fino al 2019 e La Piazza Saint-Vincent nel 2022 e nel 2023) e molto conosciuta per la partecipazione a tornei amatoriali, ha fatto il grande salto e l'ha fatto in grande stile. La squadra allestita dal direttore sportivo (e giocatore) Giuseppe Spanò ha fatto il grande slam, vincendo il campionato di serie D, sollevando la Coppa Piemonte di C2 e D e aggiudicandosi la Coppa Disciplina.

L'organico dei rossoneri era composto da giocatori con trascorsi in categorie superiori come Mathias Lucianaz, Joseph Albace, Claudio Vona, Simone Traglia, Marco Esposito ed Ernesto Canneva - che hanno saputo calarsi nella nuova realtà con la giusta umiltà - e da elementi provenienti dal calcio o dal settore amatoriale come Andrea Agosta, capitan Virgilio Mura e Carmelo Sterrantino, che non hanno patito il salto nella nuova disciplina federale. Bravi anche i giovani Federico Cannatà, Daniele Valerioti e Luca Boccarella, al debutto nel futsal Figc dopo essere cresciuti nei vivai del calcio valdostano.

La squadra allenata da Davide Pellegrino (che da allenatore-giocatore aveva vinto il campionato di serie D nel 2014 con il Valtournenche) ha fatto subito la voce grossa nel girone A di serie D, chiudendo l’andata a punteggio pieno. Il ritorno è stato simile e, dopo aver vinto 5-1 lo scontro diretto con il San Gallo (unica squadra del gruppo capace di rimanere quasi a contatto con i valligiani), ha incassato l'unica sconfitta (6-5) a Borgo Ticino, ma la settimana successiva ha festeggiato la promozione matematica con due turni di anticipo, imponendosi 5-1 nel derby con il Saint-Vincent Châtillon.

La Valdostana è stata brava a gestire al meglio anche l’eccessivamente lungo stop tra la fine del campionato e l'inizio della Coppa Piemonte (praticamente due mesi) e si è ripresentata in campo ancora affamata, vincendo tutte e tre le partite del triangolare di qualificazione. Superato 5-3 il Real Scorpion (quinta classificata in C2), i rossoneri si sono ripetuti battendo 8-2 il Ceres (già superato due volte in campionato) e poi hanno staccato il biglietto per la final four regolando 4-2 il Druento, salito ad Aymavilles dopo aver vinto i play off di C2. Dalla seconda partita del girone di qualificazione, a causa della frattura di un dito del numero uno titolare Joseph Albace e dell’operazione al ginocchio subita a fine marzo dal secondo Federico Cannatà, tra i pali rossoneri è andato Giuseppe Monteleone, prelevato con il doppio tesseramento all’inizio della primavera dal Centro Giovani Calciatori Aosta.

Il fine settimana di Isola d'Asti è stato ricco di emozioni per gli uomini del team manager Michele Petrarota, che in semifinale hanno affrontato il CUS Piemonte Orientale, corazzata capace di vincere il girone A di serie C2 con quattro turni di anticipo. La gara è stata bella ed equilibrata, i valdostani hanno preso due pali nel primo tempo e a inizio ripresa si sono trovati sotto 2-0, ma hanno reagito prontamente, pareggiando con Mathias Lucianaz e Simone Traglia. La qualificazione si è così giocata ai rigori, lotteria nella quale Giuseppe Monteleone, con due parate (contro una del collega novarese), ha certificato il successo della Valdostana. La finalissima ha così messo di fronte le due formazioni capaci di vincere la serie D, visto che l’Itar Fossano aveva eliminato (3-2 ai supplementari) l’Academy Rosta (vincitrice del girone B di C2). I cuneesi, privi degli squalificati Federico Vada (allenatore-giocatore) e Luca Bergia, si sono presentati senza aver perso una sola partita in tutta la stagione. Dopo un primo tempo a reti bianche, è stato Marco Esposito a sbloccare il risultato a inizio ripresa; Simone Brondino ha firmato il pari al 19’, ma Carmelo Sterrantino, a 5’ dallo scadere, ha regalato la Coppa Piemonte alla Valdostana.

A mettere il punto esclamativo sulla stagione è poi arrivata anche la Coppa Disciplina di serie D, vinta proprio davanti ai cugini del Saint-Vincent Châtillon.

«Più di così, proprio non potevamo fare - commenta soddisfatto il presidente Walter Pizzurro -. Il nostro è un progetto pluriennale, siamo nati per permettere ai giocatori valdostani che non possono giocare a livello nazionale di partecipare comunque a campionati federali di buon livello. Abbiamo subito raggiunto l’obiettivo di salire di categoria e la cosa che mi riempie di orgoglio è che ce l’abbiamo fatta comportandoci sempre con quella grande correttezza che è tra i capisaldi della nostra società. Vogliamo continuare a fare le cose per bene, crescendo passo dopo passo e togliendoci altre soddisfazioni. Questa stagione la vogliamo dedicare a Maicol Castelnuovo (lo sfortunato portiere scomparso ad Aosta a causa di un malore durante un torneo nel giugno del 2017) e alla sua famiglia».

Sulla stessa lunghezza d’onde è il direttore sportivo rossonero, che intanto ha inserito Giuseppe Monteleone nella staff tecnico che si occupa dei portieri assieme al riconfermato Antonio Guerrisi. «È stata un’annata stupenda - ammette Beppe Spanò-. Il nostro obiettivo era la promozione, la Coppa Piemonte rappresentava un sogno e pensare di realizzarlo era davvero difficile. Stiamo lavorando già alla prossima stagione, nella quale punteremo prima di tutto a ottenere una salvezza tranquilla, per poi provare a toglierci altre soddisfazioni».

Sulla panchina ci sarà ancora Davide Pellegrino. «Le emozioni fortissime che abbiamo vissuto sono merito della capacità di programmare e organizzare della società e dell’applicazione di tutti i giocatori della rosa - sottolinea il tecnico -. Ci aspettano nuove sfide in una categoria superiore, nella quale l’asticella della difficoltà verrà inevitabilmente alzata. Dopo i risultati di quest’anno non potremo contare sul fattore sorpresa e dovremo essere bravi a non dare nulla per scontato, lavorando con ancora più umiltà, voglia e determinazione».

red. spr.

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