Domenica si gioca l'ultima partita del campionato di terza categoria ed il calendario ci vede chiudere la stagione in casa davanti ai nostri tifosi e agli appassionati dell'Aosta Calcio. Fin qui niente di particolare se non fosse che l'inconsistenza degli impianti sportivi cittadini ci obbliga ad andare a Saint Christophe.
Il calcio come qualsiasi sport di squadra è fatto da atleti, famiglie, tifosi, appassionati e dirigenti. La nostra città ha solo un impianto che risponde a queste caratteristiche.
Lo Stadio cittadino per eccellenza, il Puchoz, è ostaggio dell'attuale Giunta, i "campi" nell'area del Montfleury non sono accessibili a famiglie, tifosi e appassionati. Per questi motivi l'Aosta giocherà la partita che chiude la stagione a Saint Christophe.
La situazione mi pare paradossale e non degna di una Città come la nostra che tra l'altro si fregia del titolo di città dello sport.
Per fare calcio e portare avanti un progetto di lungo periodo come il nostro dell'Aosta Calcio, è necessario avere una "casa" cui poter fare riferimento. Probabilmente nella nostra Città questa casa non c'è. Non ci resta che votarci a qualche Santo.