“Vincere tre titoli italiani negli ultimi quattro anni significa aver portato avanti un grande lavoro con i nostri ragazzi”, ha affermato Giopp che si gode la sua ‘Cantera’.
“Abbiamo disputato una semifinale sul filo del rasoio, vinta soltanto allo spareggio contro il Noventa di Piave – ha ricordato Amilcare Giopp – Spesso la troppa sicurezza di vincere porta a pericolosi cali di concentrazione. Temevo che potesse ripetersi quanto accaduto l’anno scorso. Sono, comunque, molto soddisfatto, perché non è semplice restare ai vertici così a lungo, soprattutto con una squadra giovanile”.
“L’Under 18, il prossimo anno, dovrà fare a meno di Mattia Falconieri, ma in compenso recupera due Under 15 già molto validi – ha spiegato il presidente Giopp – In quest’ultima squadra, invece, siamo chiamati a un lavoro di rinnovamento e già a Centallo porterò con me tre o quattro Under 12, che andranno già ad amalgamarsi con gli Under 15 che costituiscono l’ossatura del team. È importante che i più piccoli entrino subito in confidenza col clima agonistico”.
“L’ennesimo titolo conquistato a Cussignacco ci inorgoglisce, perché rappresentiamo una piccola regione, che però lavora e guarda al futuro del nostro movimento”, ha sottolineato Amilcare Giopp.
“Mi ha fatto enormemente piacere, appena dopo vinto lo scudetto, ricevere i complimenti da parte del presidente federale Marco Giunio De Sanctis, con cui c’è un rapporto di grande stima reciproca – ha concluso Amilcare Giopp – Credo, comunque, che la maggior parte dei circoli bocciofili debbano costituire e curare al meglio i settore giovanili, che rappresentano, non solo il futuro della disciplina, ma anche dei rispettivi club. Occorre lavorare sui ragazzi e farli sentire a proprio agio nei bocciodromi, perché da loro potrà arrivare il ricambio generazionale, anche dal punto di vista dirigenziale all’interno delle società bocciofile”.