TENNIS - 28 aprile 2021, 13:03

Tennis: Tommaso Rossin, un futuro da biologo con la racchetta in mano

Tommaso Rossin

Tommaso Rossin

Sono passati ormai più di cinque anni da quando Tommaso Rossin, giovane tennista valdostano, è partito per l’America, lo ha fatto per rincorrere un sogno cullato fin da bambino, laurearsi in un college e giocare a tennis.

I primi tempi sono stati duri, molto duri, la lingua, gli allenamenti in un clima molto diverso dalla Valle d’Aosta, Tommaso è stato accolto alla Van der Meer tennis Accademy a Hilton Head Island, una bellissima isola nel South Carolina, tanto caldo è umidità, la paura di non essere alla pari degli altri atleti, la paura di non farcela, ma poi piano piano l’adattamento a quella nuova vita e la paura è stata quella di dover abbandonare quel sogno che incominciava a concretizzarsi.

Il primo passo è stata la “graduation”, la maturità americana, il documento che gli avrebbe permesso di iscriversi al college, poi l’Accademia lo ha aiutato nella costruzione di un video con le sue capacità tennistiche e lo ha inviato a molti college. I coach venuti a vederlo sono stati molti e tanti gli hanno offerto una borsa di studio che gli avrebbe permesso di frequentare il college, lui ha scelto la Lander University, di Greenwood, una piccola cittadina, a misura d’uomo, sempre nel South Carolina, il sogno americano continuava.

"La vita sportiva al college è molto impegnativa - racconta Tommaso ad Aostasports - la frequenza ai corsi al mattino, gli allenamenti al pomeriggio, tanto studio alla sera e spesso di notte, gli spostamenti nei fine settimana, poco tempo libero, veramente poco. Gli anni sono passati in fretta, con tante soddisfazioni, ottimi risultati a scuola, ottimi risultati nello sport, tanti premi e riconoscimenti".

Ma il sogno ha bisogno di una corona.

Tommaso Rossin si laureerà l’11 maggio in biologia. In attesa la Lander University ha voluto riconoscerli un premio importante, un premio che riconosce a Tommaso tutto l’impegno, a scuola e sui campi da tennis per il  college, il Boyce M. Grier Award 2021.

"Il futuro non è ancora scritto, gli anni passati dall’altra parte del mondo sono tanti, la sua famiglia, l’Italia, i vecchi amici gli mancano, sorridendo ci dice che gli manca anche la cucina: "l’unica cosa a cui non mi sono mai abituato è al mangiare americano, e quando torno a casa per tutto il viaggio sognerò le polpette della nonna".

red. spr.

SU