Mentre Valle d'Aosta e Piemonte attendono ancora direttive precise, Sicilia, Puglia, Liguria, Veneto e Abruzzo sono al momento le uniche regioni che hanno preso l’iniziativa e hanno deciso di riaprire agli sport di contatto tra cui calcio e calcetto 'senza contrasti tra giocatori', malgrado il parere contrario del Comitato tecnico scientifico (vedi articolo).
La ripresa delle attività era prevista il 25 giugno nell’ultimo Dpcm "compatibilmente con l'andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori", ma all’ultimo momento il parere negativo degli esperti del Cts "in considerazione dell'attuale situazione epidemiologica nazionale, con il rischio di ripresa della trasmissione virale in cluster determinati da aggregazioni come negli sport da contatto, debbano essere rispettate le prescrizioni del distanziamento e della protezione individuale", aveva bloccato tutto scatenando le ire del ministro dello dello Sport, Vincenzo Spadafora, che aveva confermato il suo parere favorevole alle riaperture.
Dunque mentre si attende ancora una nota ufficiale del ministro della Salute Speranza o del Presidente del Consiglio, alcune Regioni hanno deciso di muoversi in maniera autonoma.
cinqueLa prima a prendere l’iniziativa era stato l'Abruzzo, con un ordinanza che apriva al calcetto, ma senza contrasti, poi è stata la volta della Sicilia, che ha anticipato il via libera agli sport di contatto a sabato 20 giugno. A seguire la Puglia, che ha rispettato la data del 25 giugno contenuta nell’ultimo Dpcm e a seguire Liguria e Veneto che non avendo avuto cenni dal governo, hanno deciso in autonomia di aprire dal 26 giugno.