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CALCIO | 21 aprile 2020, 19:04

Calcio: C. Fermanelli rompe il ghiaccio, 'squadre dilettanti senza difese contro Covid, azzeriamo campionati'

RESTIAMO A CASA - Il mister dello Charvensod, consapevole anche dei danni economici ha un'idea: 'gratuità delle iscrizioni ai campionati e del tesseramento dei giocatori'

Claudio Fermanelli

Claudio Fermanelli

"Sto aspettando, ma credo valga per tutti gli allenatori delle squadre di calcio di Promozione e di Eccellenza, una circolare della Lega Dilettanti o della Federazione calcio che metta fine a questa attesa paradossale, perché tutti sappiamo che i campionati regionali e interregionali non ripartiranno più quest'anno".

Rompe il silenzio Claudio Fermanelli, mister del Charvensod impegnato nel campionato di calcio di Promozione, per farsi portavoce delle riflessioni di tanti altri colleghi che aspettano solo che i vertici federali  decreti la fine del campionato di questa stagione "annullata" dal Coronavirus.




 

Fermanelli spiega con parole semplici le ragioni del perché i campionati dai giovanili all'Eccellenza potranno ripartire solo quando sarà trovato il vaccino contro il Covid-19 o, almeno, una cura efficace. "Sono stato calciatore professionista per oltre 15 anni e so bene che in serie A e in serie B i giocatori godono di un sistema di controllo e prevenzione sanitaria come forse nessun'altra realtà sportiva può vantare”.

Infatti il Mister sottolinea: “Il  tecnico, i medici personali, gli assistenti paramedici hanno la possibilità di effettuare tamponi anche due volte al mese se necessario in luoghi sicuri e continuamente sanificati. Tutte misure di prevenzione che per le società calcistiche dilettanti sono fantascienza”.

Spiega ancora: “Mi chiedo come potremmo oggi affrontare un viaggio in pullman per andare a giocare a Settimo Torinese...30 ragazzi sul pullmino uno a fianco dell'altro, misure di protezione rappresentate forse solo dalle mascherine chirurgiche e magari nemmeno quelle, spogliatoi che non vedono un'igienizzazione da chissà quanto tempo. No, in queste condizioni noi non possiamo proprio giocare".

Tanto vale, dunque, che Lega e Federazione si esprimano una volta per tutte. "Dicano chiaro – ribadisce l’allenatore dello Charvensod - che forse la serie A e la B potranno giocarsela da fine maggio per concludere il campionato ad agosto e poi iniziare normalmente la nuova stagione a settembre; per le serie cadette non resta altro che azzerare i campionati senza vincitori né retrocessioni e rimandare tutto alla prossima primavera. E' la sola cosa possibile e lo sanno tutti".

Il mister dello Charvensod è consapevole anche dei danni economici derivanti dal blocco forzato dei campionati, ma ha un'idea: "La Federazione potrebbe venire incontro alle società rendendo gratuite, per la prossima stagione, le iscrizioni ai campionati e i tesseramenti dei giocatori”. Sarebbe infatti un segnale importante per una vera ripresa dei calendari agonistici “perché permetterebbe anche alle società più piccole e magari indebitate di iscrivere le squadre. E potremmo iniziare a lasciarci alle spalle il brutto ricordo del Coronavirus".

p.g.

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