"E' una vicenda che non ho mai digerito, sono arrabbiata come il primo giorno, faccio fatica a superare questa storia". Lo ha detto ieri la valdostana campionessa di ultratrail Francesca Canepa, nel corso di una conferenza stampa alla Cittadella dei giovani di Aosta sui dettagli del processo penale - celebrato al tribunale di Aosta - conclusosi con la condanna di chi l'aveva accusata di aver commesso un illecito sportivo al Tor des Geants del 2014, accusa che le era costata la squalifica nella competizione.
Imputato era il trailer 50enne Paolo Rossi (nella foto a lato in evidenza), torinese, condannato dal giudice di pace di Aosta Giuseppe Di Filippo a 2.300 euro di multa e a una provvisionale di risarcimento a Canepa di 15 mila euro.
"Su questa storia sono state dette tante bugie - ha aggiunto Canepa - sono state fatte illazioni frutto di chiacchiere da bar. Finalmente la sentenza ha raccontato quello che è successo, ovvero che io non ho mai tagliato il percorso del Tor e non ho mai preso un'auto per avvicinarmi al traguardo, sono cose che non ho nemmeno mai pensato di fare".
Canepa ha sottolineato che il giudice "ha sentito tutti i protagonisti della vicenda e ha messo in luce le contraddizioni di chi mi accusava. Ci sono voluti cinque anni e cinque mesi affinché un tribunale sancisse la verità di quanto accaduto; fino a quel momento né gli organizzatori del Tor des Géants (l'associazione VdA Trailers ndr) né i volontari della manifestazione hanno mai detto la verità: questo è successo solo quando si sono trovati davanti al giudice e i loro racconti hanno permesso di ricostruire i fatti, ovvero che io ho corso la mia gara regolarmente, con le mie forze, senza aiuti illegittimi di alcun tipo".
La trailer ha anche ribadito di non aver mai ricevuto, sino ad oggi, messaggi di scuse e comprensione da parte di Alessandra Nicoletti, presidente di VdA Trailers.
Recentemente Paolo Rossi è stato inibito per quattro anni dalla partecipazone a gare di trail nazionali e internazionali perchè risultato positivo a un controllo antidoping.