“Non sono stato un grande campione, ma un buon atleta.” Lo ha scritto Leo Vidi nel suo libro “La montagna, la mia vita” che ha presentato dei giorni scorsi a Saint-Nicolas.
“Scrivere questo piccolo testo – ha detto - ha significato per me raccontare semplicemente la mia esperienza di vita e di sport, con la voglia di lasciare una testimonianza di ciò che ho vissuto, dei miei successi e dei miei errori, ma soprattutto del mio amore incondizionato per la montagna e l’incantesimo dei suoi scenari, per lo sport di fatica che ti insegna a vivere, nel rispetto degli altri e di te stesso”.
L’occasione è stata ghiotta per riunire dei grandi atleti del Fondo “d’antan”. Sul palco, oltre a Leo Vidi, sono saliti a raccontare i loro ricordi, le suggestioni e le emozioni vissute sugli sci stretti di un’altra epoca: Carlo Favre, Lino Jordan e Attilio Lombard hanno ripercorso le loro gesta sportive nelle competizioni di alto livello, e non solo.