CALCIO - 16 aprile 2019, 21:02

Indagine sul riciclaggio della Procura di Torino: Gattuso sentito per due ore dal pubblico ministero

Indagine sul riciclaggio della Procura di Torino: Gattuso sentito per due ore dal pubblico ministero

L'ex calciatore del Milan e della Nazionale, Gennaro Gattuso, è stato sentito oggi pomeriggio dalla Procura di Torino in merito alla maxi inchiesta che lo coinvolge insieme a oltre quaranta persone accusate, a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio di proventi illeciti. Gattuso ha risposto alle domande del pm Paolo Crupi chiarendo, in particolare, il suo rapporto con Pasquale Motta, personaggio cardine dell’inchiesta. Dal 1° novembre 2011 al 19 dicembre 2013, Gattuso è stato, infatti, socio costituente al 35% della “Società agricola Cascina Tre Olmi srl” con sede a Gallarate, fallita il 13 maggio 2014 e specializzata nell'allevamento di suini e produzione di insaccati. Società amministrata da Motta e ritenuta dagli inquirenti strumento di riciclaggio.

“Il signor Gennaro Gattuso - si legge in una nota dell’ufficio stampa dell’ex calciatore - è stato sentito oggi dai pm della Procura di Torino, come da sua esplicita richiesta del settembre 2018, allo scopo di chiarire i suoi rapporti con un soggetto sotto indagine della Procura. Il signor Gattuso, ex socio di una società collegata al soggetto in questione, era uscito  dalla società stessa, nella quale non aveva mai ricoperto alcun ruolo operativo, possedendo esclusivamente una quota del capitale sociale. Nel colloquio odierno il signor Gattuso ha fornito ogni delucidazione in merito”. L'indagine era partita a seguito di alcune irregolarità commesse a favore di Motta, tra il 2010 e il 2013, dagli amministratori pro-tempore del comune di Favria, riguardanti la gestione della casa di riposo comunale “Casa del Sole”. Il rappresentante legale di una societá torinese (ora fallita), all'epoca dei fatti gestore della struttura di Favria, aveva presentato una denuncia alla Procura di Torino, contestando l'emissione di atti illegali da parte degli amministratori comunali pro-tempore in collusione con Motta. Gli inquirenti hanno dimostrato che la casa di riposo avrebbe percepito illecitamente erogazioni pubbliche per 112mila euro, individuando alcune societá riconducibili a Motta. Fra queste la Società agricola cascina Tre Olmi srl; l'Eurocoop service srl, con sede a Corato (Ba), non più esistente, attiva nella gestione case di riposo; Villa Nizia srl, con sede a Favria, oggi inattiva e dedita anch'essa alla gestione delle case di riposo; lo Studio Medical San Luigi srl, con sede a Castrovillari (Cs), specializzato nella gestione di attività sanitarie. Tutte società che sarebbero state costituite e gestite da Motta mediante il trasferimento fraudolento della titolarità di valori e società a terze persone, finalizzato al riciclaggio e ad altre attività illecite.

marco paranzella

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