Calcio: Toro, oggi contro il Bologna inizia l’era Mazzarri

Chissà se il presidente Cairo e lo stesso Mazzarri ci hanno pensato. Probabilmente sì, visto che entrambi sono attaccati alla scaramanzia. Contro il Bologna, nella sfida dell’ora di pranzo, oggi inizia una nuova era per il Toro, così come contro il Bologna, nell’ottobre 2009, era iniziata l’avventura di Walter Mazzarri alla guida del Napoli.

Al debutto sulla panchina azzurro il tecnico toscano fu subito vincente e convincente, la speranza è che ci sia un bis a poco più di otto anni di distanza. Di sicuro, per iniziare nel modo migliore il girone di ritorno, il Torino deve ritrovare il feeling con lo stadio Olimpico: due sole le vittorie davanti alla curva Maratona finora, una miseria per una squadra che proclamava di puntare all’Europa. Anche se adesso è bandito parlare di obiettivi, dopo che Mazzarri ha preso il posto di Mihajlovic, resta il fatto che proprio da un ritorno su standard casalinghi all’altezza della tradizione passi la riscossa granata.

Il primo Toro del nuovo corso non sarà molto diverso da quello della precedente gestione. Troppi ancora gli assenti in casa granata e troppo pochi due giorni di allenamento per virare sul 3-5-2 tanto caro al tecnico toscano. Si ripartirà, insomma, da una difesa a quattro che, se si esclude il ritorno di Sirigu tra i pali, dovrebbe essere la stessa che ha giocato mercoledì in Coppa Italia contro la Juve. Una novità, invece, è attesa in mezzo al campo, dove il dinamismo di Obi dovrebbe essere preferito alla fisicità di Acquah, per comporre il trio con Baselli e Rincon.

Davanti, anche se c’è il ritorno (un po’ a sorpresa) di Ljajic nella lista dei convocati, non ci sono molte alternative alla conferma del tridente con Iago Falque a destra, Berenguer sulla corsia opposta e Niang schierato nel ruolo di centravanti. Per l’ex milanista, strigliato alla vigilia da Mazzarri, che lo aveva avuto alle sue dipendenze al Watford, un’occasione da non fallire: finora il suo score si limita ad un solo gol, datato 1° ottobre contro il Verona. E’ ora di interrompere il digiuno. Per lui e per il Toro.