Mancano due giorni all'esordio, sabato 28 settembre a Venezia, dell'Aosta 511 nel campionato di serie A2 di calcio a 5. Il 34enne Rodrigo Rosa, confermato allenatore della squadra dopo la splendida stagione che è valsa la promozione, non vede l'ora di cominciare a giocare.
Mister, la attende un campionato di alto livello, a che punto è la preparazione della squadra?
"Direi ottimo, dal giorno dopo il passaggio ai playoff ci siamo messi a lavorare sodo e anche i nuovi arrivati Stefano Pellegrino e Dayen Estetatishad hanno saputo amalgamarsi alla perfezione con i compagni, entrando subito in sintonia con i nostri schemi e le nostre tattiche. Siamo pronti, insomma, e la sfida di sabato è un test molto importante: la Fenice Veneziamestre è una squadra giovane come la nostra, andiamo a Venezia per conquistare almeno un punto, ci dobbiamo riuscire".
Quali sono le reali ambizioni dell'Aosta 511 in A2?
"Salvarci con la massima dignità e nel minor tempo possibile, naturalmente. Poi, da qui, tutto quello che può venire è ben accetto, ci mancherebbe. Vogliamo crescere e abbiamo la forza e la qualità necessaria non solo per centrare la salvezza ma magari per puntare a qualcosa di più. In Coppa Divisione la scorsa settimana (3 a 0 al Rho ndr) abbiamo dimostrato il nostro valore e cosa possiamo fare con le giuste motivazioni. Dobbiamo crederci, non mi stanco di ripeterlo".
Le sue positive sensazioni sono le stesse dei giocatori? Avverte qualche titubanza da parte di qualcuno ad affrontare una categoria particolarmente impegnativa come la A2?
"E' una serie difficile quella in cui ci apprestiamo a giocare, e i ragazzi lo sanno bene. Ma sono cresciuti, tutti, e sento che sono pronti a sfide coraggiose. Ad esempio, Stefano Pellegrino era ed è un talento ancora in divenire, ma oggi è già molto più maturo e consapevole di un paio di anni fa e ne ha dato prova in Coppa Divisione, con una prestazione eccellente. Tutta la rosa è particolarmente conscia dell'impegno che dovrà affrontare, ma non avverto timori reverenziali verso alcuna delle blasonate formazioni che dovremo incontrare. Questo significa partire con il piede giusto, senza incertezze".
Durante gli allenamenti quali settori si è sentito in dovere di rafforzare maggiormente?
"Beh, direi tutti, dai portieri agli attaccanti più aggressivi abbiamo lavorato sulla preparazione psicologica almeno quanto quella tecnica. Senza lasciare indietro nessuno, io ho chiesto a tutti di partire con il piede giusto, perchè iniziare bene con una squadra che ci assomiglia è fondamentale: sabato pomeriggio sapremo se abbiamo lavorato bene e se il messaggio è stato recepito".
Il futsal è una disciplina cresciuta esponenzialmente in Valle d'Aosta in questi anni. Crede che l'Aosta 511 stia contribuendo alla diffusione così capillare del calcio a 5?
"Sicuramente stiamo dando quello che comunemente si chiama il 'buon esempio'. Se noi lavoriamo bene, scendiamo in campo con grinta e qualità, e torniamo a casa con i punti, altre squadre, altri giocatori saranno spinti a fare altrettanto. L'Aosta 511 è una realtà del futsal che nessuno può ignorare, e questo è per noi motivo di grande orgoglio".