E’ meglio accontentarsi del contesto locale, guadagnandosi fama di atleta di livello o accettare il confronto con quelli veramente forti, e da questi imparare, con la speranza di crescere per guadagnarsi, forse, spazi importanti.
E’ la sfida che hanno accettato Michael Fassino, giovane talento del Climbing House di Verres e Antonio Charrere dell’Oasi Vertical di Valtournenche che hanno intrapreso la lunga trasferta a Bressanone dove nel weekend di metà marzo si è tenuta la seconda prova della Coppa Italia della specialità Boulder.
Di chance di guadagnarsi uno dei primi 24 posti per centrare un posto in semifinale, veramente poche, e il campo di gara non ha fatto altro che evidenziare il grande lavoro che questi due giovani appassionati climber valdostani dovranno affrontare per guadagnarsi un posto tra i migliori, ma per crescere, la strada è certamente quella giusta.
Il 72esimo posto in classifica di Michael Fassino, con 0 Top e 1 Zona raggiunta evidenzia la difficoltà dei tracciati che una prova quale la tappa di Coppa Italia prevede. Per Antonio Charrere questo primo piccolo risultato non è ancora giunto e 0 Top e 0 Zone lo hanno relegato, peraltro in compagnia, al 77esimo posto, in fondo alla classifica, anche se non al fondo.
Si tratta di un’esperienza preziosa per i due giovani valdostani che, perseverando, acquisiranno esperienza e destrezza fondamentale per scalare la classifica di quelli che contano.