La famiglia del Tor in Gamba si è allargata. I nove ultra trailer che sabato 12 settembre partiranno da Courmayeur alla volta dei 342 chilometri sulle alte Vie 1 e 2 della Valle d'Aosta, sono diventati dieci.
“E' prima di tutto un onore essere a capo di questo fantastico gruppo di atleti – ha commentato Danilo Barmaz, presidente dell'ASD Team3Gambe in Spalla -. Personaggi che hanno saputo distinguersi nel mondo del trail e di varie altre discipline sportive ai quali si è aggiunto anche un'atleta di caratura paralimpica. Sono convinto che questo darà ancora più lustro al nostro progetto”.
All'edizione zero del Tor in Gamba prenderà parte anche Davide Bendotti il ventiseienne bergamasco azzurro di sci alpino nella Nazionale Paralimpica. Eccoli, i magnifici 10:
Lino Cianciotto: classe 1962 vive a Fluminimaggiore, in Sardegna. E' una guida ambientale escursionistica e negli anni, ha guidato migliaia di turisti nel Sud-Ovest dell'isola e nella zona della Barbagia. Ha proseguito anche dopo il 2013, anno in cui, in seguito ad un incidente, ha subito l'amputazione della gamba destra. E' divenuto un veterano dei trail a conferma di un passato da grande sportivo. Ha praticato speleologia, arrampicata sportiva e la canoa mentre il trail e la mountain bike sono i suoi compagni d'avventura ad oggi.
Massimo Coda: classe 1970 vive a Biella, in Piemonte. Alpinista e climber in montagna è stato vittima di un incidente nel 2010. Dopo anni di sofferenza nel 2018 ha chiesto di farsi amputare l'arto destro. Una decisione sofferta ma che, con l'ausilio della protesi, lo ha riportato nella sua montagna: “Il destino ha voluto mettermi al tappeto...ma progressivamente ho ripreso il comando della mia vita, ed i sogni mai infranti sono tornati ad essere obiettivi”.
Loris Miloni: classe 1967 vive a Pray, in Piemonte. Dopo l'amputazione della gamba ha imparato da solo a camminare e a gestire la protesi. Lo ha fatto sui sentieri delle montagne di casa con il suo passo andante e regolare. Ha fortemente voluto essere al via del Tor in Gamba per dare il suo contributo al progetto.
Massimo Cavenago: classe 1969 vive a Peschiera Borromeo, in Lombardia. Nel 2015 ha subito l'amputazione della gamba destra sotto al ginocchio e quello stesso anno ha indossato la sua prima protesi. “Non ho mai pensato ad essa come a una disabilità, piuttosto come a una rinascita, ad una nuova oppurtonità per vivere la mia vita”. Dna sportivo, si è fatto anche ambasciatore del concetto dell'inclusività della disabilità nelle scuole grazie ad una collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico.
Andrea Lanfri, classe 1986 vive a Sant'Andrea di Compito, in Toscana. Nel 2015, complicanze in seguito ad una meningite fulminante, lo hanno costretto all'amputazione delle gambe. Un brusco imprevisto per un amante del trekking, dell'alpinismo e dell'arrampicata. Ma la sua rinascita sportiva sarà immediata. Dopo aver ripreso l'attività farà parte della Nazionale italiana di atletica leggera paralimpica con la quale riuscirà ad ottenere record, medaglie Europee e un argento al Mondiale di Londra.