L’emergenza coronavirus crea grande rammarico per il mondo della boule rossonero. Il 2020, infatti, era iniziato sotto i migliori auspici, con un incremento di tesserati passati da 640 della stagione 2018/2019 ai 728 iscritti di quella attuale; un trend opposto a quello di altre regioni dove invece l'introduzione del nuovo sistema di tesseramento on-line aveva generato malumori soprattutto nei giocatori più anziani, diversi dei quali avevano rinunciato al rinnovo dell'iscrizione.
Il coronavirus ha stoppato tutti e tutto e anche le le bocciofile valdostane attendono con preoccupazione di sapere quando e come riprenderanno i campionati. L'ultima giornata di A2 è stata disputata il 22 febbraio, due mesi fa ed era terminata con il Nus di coach Pietro Biscardi solo in vetta alla classifica con quattro punti di vantaggio sul Mondovì e cinque sulla terza. Mancando due sole partite alla fine della stagione, il Nus ha già staccato il biglietto per accedere alle finali nazionali per la promozione in A1, mentre l'Helvetia potrà giocarsela ai playoff contro il Pozzostrada e l'AB Genova.
Il Nus per essere promosso dovrà sconfiggere il Bra e l'Andora. Intanto, mentre i presidenti delle società si trovano a fare i conti di cassa e a dover riprogrammare l'organizzazione agonistica, i giocatori continuano ad allenarsi come meglio possono, così come fanno i fratelli Gaia e Mattia Falconieri che tra le mura di casa si preparano quotidianamente in vista della ripartenza.
Per Gaia l'ultima sfida giocata è stata a Chambéry, dove con la formazione del Fontaine ha concluso il campionato francese al terzo posto con il Fontaine ma dove è rientrata in Valle con un infortunio a una caviglia. Mattia scalpita per tornare a indossare quanto prima la maglia della Nazionale: il primo match azzurro dovrebbe proprio un'amichevole contro i 'Bleus' francesi. Quando, ancora non si sa.