Campionati e trofei annullati, giovani promesse costrette a rivoluzionare allenamenti e progetti, i conti che non tornano. Anche in Valle d'Aosta come nel resto d'Italia il mondo delle bocce si trova a dover fare i conti con l'emergenza Covid-19 e i numeri sono impietosi. I dati diffusi in questi giorni dal vicepresidente della Federazione italiana bocce-Fib, il valdostano Roberto Favre, evidenziano che il Coronavirus ha fatto a livello nazionale strage tra i tesserati: 273 morti fino ad oggi, il numero più alto registrato fra le diverse discipline sportive nazionali.
Tutto saltato e ora la priorità per la Fib è terminare i campionati di serie A1 e A2, poi se ci sarà tempo e denaro permettendo potranno essere organizzate le fasi conclusive dei campionati italiani del settore giovanile. Di tempo potrebbe essercene, di denaro meno perché il blocco dell'attività ha comportato alla Federazione, tra mancati rinnovi di tesseramenti e mancati introiti da sponsor e gare, una perdita di circa un milione di euro. Anche i Campionati mondiali femminili previsti ad Alassio sono stati rinviati al 2021, così come il Mondiale giovanile previsto per l'autunno in Francia.