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BOCCE | 30 settembre 2019, 15:35

Bocce: Ai mondiali brilla anche la Valle d'Aosta con Mattia Falconieri

E' calato il sipario nel Palaravizza di Alassio, palcoscenico del Mondiale Giovanile, e per l'Italia è standing ovation. Quattro titoli iridati, oltre a una medaglia d'argento ed una di bronzo, sono il pingue bottino degli azzurri del tecnico Enrico Birolo.

Bocce: Ai mondiali brilla anche la Valle d'Aosta con Mattia Falconieri

E' calato il sipario nel Palaravizza di Alassio, palcoscenico del Mondiale Giovanile, e per l'Italia è standing ovation. Quattro titoli iridati, oltre a una medaglia d'argento ed una di bronzo, sono il pingue bottino degli azzurri del tecnico Enrico Birolo. Bottino che proietta l'Italia al vertice del medagliere davanti a Francia (due ori e tre argenti), Slovenia (un oro, un argento e tre bronzi) e la sorprendente Argentina (una medaglia per ciascun metallo). Dopo l'impresa europea della petanque, un altro grosso successo internazionale per la Federazione Internazionale Bocce.

Una nuova affermazione che è figlia dell'impegno profuso dalla Fib soprattutto nei confronti del settore giovanile, vitale per la crescita del movimento. E che arriva proprio dopo l'accordo siglato fra il presidente Marco Giunio De Sanctis e quello francese Phlippe Coquet. Un prezioso accordo di collaborazione sportiva fra le due nazioni che proprio nella competizione iridata di Alassio hanno confermato la validità dei loro progetti sportivi.

I protagonisti dell'impresa azzurra. Nell'unica prova di gioco tradizionale, quella a coppie, gli azzurri hanno fatto doppietta sia con gli Under 23 Matteo Mana – Alex Zoia che con gli Under 18 Mattia Falconieri – Simone Mana. I primi hanno letteralmente ridimensionato le ambizioni dei francesi Garnier – Bourrin, mettendoli al tappeto in cinque giocate : 2-0, 6-0, 8-0, 10-0, 13-0. Nove bocciate su dieci la media di Mana.

Più complicato il confronto dei più giovani contro l'Argentina di Farias – Capdevilla, anche se gli italiani hanno sempre mantenuto il vantaggio (1-0, 1-0 pallino di Capdevilla, 2-0, 2-1, 4-1, 5-1, 5-1 annullo di Falconieri, 6-1, 6-1 annullo di Capdevilla, 7-1, 7-2, 8-2 a tempo scaduto). A far brillare il terzo oro è stato l'under 23 Gabriele Graziano, cecchino inesorabile nel tiro di precisione. Superbo in semifinale contro l'argentino Hecker (26-13), eccezionale nel testa a testa conclusivo con il serbo Kovacevic (27-9).

A mettere la ciliegina sulla torta e a far esplodere il pubblico sugli spalti, ha provveduto Matteo Mana. Il ventunenne di Centallo, in forza al francese Cro Lyon, dopo aver superato il turco Yakin in semifinale (45 a 39), ha sprintato sul transalpino Clement Seve al termine di una sfida consumata sul filo della bocciata in più (11-11, 19-18, 28-27, 35-34, 44-43 i parziali minuto per minuto, nonostante l'azzurro abbia tirato due bocciate in meno, 57 a 59). Le altre due medaglie dell'Italia si sono concretate entrambe nelle prove di staffetta.

Gli Under 23, Ivan Soligon – Alex Zoia, superata la semifinale grazie al successo ai danni dei croati Gaspar – Saban (52-48), nella finale contro i francesi Seve-Bourrin hanno sempre inseguito gli avversari, per poi chiudere sul risultato finale di 52/59 a 55/59. Si sono invece fermati prima, Mattia Aliprandi e Stefano Sciutto, costretti a cedere il bottino (44/59 – 48/59) in semifinale per mano degli sloveni Stremfel – Povh.

Nel corso del Mondiale è stato realizzato un record mondiale dalla staffetta u18 francese (Roffino-Peyron) con 55 su 59 (precedente 52), mentre sono stati eguagliati quello della staffetta u23 transalpina (Seve-Bourrin) con 57/59 e quello del tiro progressivo u18, dallo sloveno Gasper Povh con 45/47.

 

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 Nelle foto nell'ordine i podi con gli ori di Matteo Mana, Matteo Mana e Zoia, Simone Mana e Falconieri, e Graziano.

red. spr.

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