TENNIS - 07 dicembre 2025, 20:21

Tennis: Memorial Minini, la domenica che accende il tennis valdostano

Seconda giornata, primi brividi e tante storie dentro i sei match della quarta categoria

Jacopo BLanc e Tommaso Terrana

La prima domenica del Memorial Giorgio Minini, sui campi del Pala Bortoletto, è scivolata via con quel profumo — un po’ di resina e un po’ di umidità — che conosce solo chi passa l’inverno nei palazzetti da tennis. Il greenset ha raccontato storie di servizio ballerino e scambi lunghi, di giocatori arrivati presto, con lo zaino pieno e lo sguardo di chi è ancora a metà fra sogno e appuntamento sportivo di quartiere.

La seconda giornata dell’Open Nazionale Tennis Valle d’Aosta ha portato in scena sei incontri del tabellone di quarta categoria. Non tutti, per la verità: il forfait mattutino di Simone Chiucchiurlotto ha “regalato” il passaggio del turno ad Andrea Pettenon, beniamino di casa e già applaudito da amici e curiosi seduti sulle tribune ancora fredde. Il primo sorriso pieno della giornata lo strappa però il giovanissimo Luca Romagnoli, anche lui TC Châtillon St-Vincent, che parte contratto, sbaglia di fretta, ma poi trova ritmo e fiducia e supera 6/4, 6/2 il milanese Roberto Zanetti.

Il più tirato — e il più sudato — è il match del pomeriggio tra Marco Chiucchiurlotto e ancora Romagnoli, richiamato in campo come nei tornei di un tempo, quando giocavi al mattino e nel pomeriggio eri di nuovo lì, con un panino veloce e la testa che ricominciava a girare. Tie-break al primo, 6/3 al secondo, poi 6/4: il triplice parziale di un confronto che ha strappato applausi veri, di quelli di chi capisce lo sforzo e l’orgoglio.

C’è gloria anche per l’N.C. Marco Giolo, Nuovo Tennis Paradiso — se il nome fosse un titolo di film, sarebbe già promessa — che supera Jérôme Gaspard con un doppio 6/3, ma trova la porta sbarrata qualche ora dopo, quando il più quotato Luca Machina non gli concede neanche un turno di gloria. 6/0, 6/0, score severo ma limpido, di quelli che non si discutono.

La sorpresa la firma Tommaso Terrana, TC Magnago: rovescio pulito, testa leggera, prende il ritmo e non lo molla più. Blanc lotta, rimane in scia, ma Terrana si porta a casa set e match: 6/3, 6/4, gli applausi arrivano spontanei. Per la prima testa di serie, Gregorio Otto Colombo, la domenica è poco più di un riscaldamento: 6/0 e ritiro dell’avversario, ma il primo impatto è stato convincente.

In tribuna si parla già del giorno dopo: l’Immacolata porterà quattro partite, e soprattutto metterà in campo le quattro teste di serie. La sensazione è che il torneo, quello vero, stia iniziando adesso, quando le racchette pesano un po’ di più e ogni colpo ha dentro un pezzo di dicembre, un pezzo di ambizione.

Le voci girano: qualcuno pronostica la finale, qualcuno sussurra nomi, altri ricordano che al Memorial Minini le sorprese fanno parte del copione. Chissà se anche quest’anno il pubblico avrà la sua storia inattesa da raccontare al bar, tra una brioche congelata e un caffè troppo caldo.

Il bello degli Open di provincia è che assomigliano alla vita: non sempre vince chi ha la classifica migliore, ma chi rimane in piedi più a lungo quando il ritmo si spezza e l’aria pesa. Domani si ricomincia alle 10. Che poi, nel tennis, è sempre il momento perfetto per scoprire se sei sveglio davvero.

red