SPORT INVERNALI - 26 novembre 2025, 15:10

Nus lancia il Gran Finale Italiano di sci di fondo: sogni, memoria e un’intera comunità in movimento

Dopo la festa per Lorenzo Rosset e Farchetta, il paese presenta un progetto ambizioso: il Gran Finale Italiano di fondo. L’idea di Chicco Pellegrino diventa realtà tra emozione, volontari, logistica e un legame identitario con la Valle di Saint-Barthélemy

Chicco Pellegrino presenta il Gran Finale Italiano di Sci di Fondo

A Nus l’entusiasmo non si è ancora spento dopo l’abbraccio dedicato a Lorenzo Rosset e alla sua regina Farchetta, celebrati mercoledì 19 novembre, che il paese è già tornato a riempirsi di attese e nuovi racconti. Subito dopo i festeggiamenti, infatti, è stato presentato ufficialmente il Gran Finale Italiano di Sci di Fondo, un evento che non è solo sport, ma il risultato concreto di un sogno coltivato negli anni e trasformato in un progetto collettivo.

Il cuore pulsante dell’iniziativa è Chicco Pellegrino, che sul palco ha parlato con la stessa emozione di chi ricorda i primi passi sugli sci nella sua valle. Il suo desiderio, ha raccontato, è restituire a Nus ciò che lo sport gli ha dato: lasciare al paese segni tangibili — come l’omologazione delle piste e il miglioramento dell’intera stazione — ma anche un ricordo condiviso, un evento capace di unire generazioni.

Un anno fa, tutto questo era un’idea. Oggi è diventato un percorso scandito da numeri, riunioni infinite, sfide burocratiche e logistiche, sopralluoghi, documenti, collaborazioni con lo Sci Club, con i manutentori delle piste, con le autorità regionali e comunali, con la FISI e con le diverse organizzazioni sportive coinvolte. Un lavoro che ora sfocia in un annuncio: sì, il Gran Finale è possibile e Nus è pronta ad accoglierlo.

Pellegrino lo ha ripetuto con chiarezza: “Eventi come questi si possono organizzare solo se la macchina è competente, le organizzazioni collaborano e ci sono gli insostituibili volontari”. Per questo, persino un QR code sarà dedicato alle iscrizioni dei volontari, perché senza di loro nessun grande appuntamento potrebbe prendere forma.

Il programma, articolato su più giorni, sarà consultabile sul sito dello Sci Club, e non mancherà un forte accento identitario: due giornate saranno dedicate alla memoria di Elisa Arlian e Sergio Favre, figure che hanno segnato la storia sportiva di Nus e della Valle di Saint-Barthélemy. Un omaggio che rende l’evento non solo un appuntamento sportivo, ma una celebrazione della comunità.

Il Gran Finale si prepara dunque a entrare nella storia locale come una sfida avvincente, fatta di passione, organizzazione e radici profonde. A Nus, dove la montagna non è solo paesaggio ma identità, ogni nuovo progetto diventa una promessa: guardare avanti mantenendo vivo il filo che lega tradizione e futuro.

red