A cinquantuno giorni dalla sua elezione alla presidenza della Federazione Italiana Bocce (FIB), Roberto Favre entra ufficialmente nel novero dei grandi dello sport italiano. Il dirigente aostano, classe 1968, è stato insignito della Stella d’Oro al Merito Sportivo del Coni, uno dei riconoscimenti più prestigiosi del panorama sportivo nazionale.
Per Favre si tratta della terza onorificenza Coni: la medaglia di bronzo del 2002, ottenuta quando ancora era atleta, e la Stella di bronzo da dirigente nel 2023, testimoniano un percorso lungo e coerente, vissuto sempre all’insegna della passione per le bocce e dello spirito di servizio verso lo sport.
Dopo una carriera agonistica di livello, Favre ha saputo reinventarsi come dirigente, assumendo ruoli di crescente responsabilità. È stato vicepresidente della FIB per due mandati, vicepresidente vicario, e anche commissario tecnico della Nazionale Senior del volo, una delle cinque specialità della disciplina boccistica. Oggi, da presidente della Federbocce, siede anche nel Consiglio nazionale del Coni, portando la voce e l’esperienza di un mondo sportivo che punta alla valorizzazione dei giovani e alla diffusione dei valori autentici dello sport.
«Ricevere la Stella d’Oro al Merito Sportivo è un’emozione profonda e un riconoscimento che dedico all’intero movimento delle bocce e alla mia famiglia» – ha dichiarato Favre con commozione. «Questo premio rappresenta il frutto di un percorso costruito con passione, impegno e dedizione, ma soprattutto grazie al lavoro di squadra della Federazione Italiana Bocce. La Stella d’Oro non è un traguardo, ma uno stimolo a proseguire con ancora maggiore determinazione nel promuovere i valori della disciplina, nell’investire sui giovani e nel rafforzare il ruolo delle bocce nel panorama sportivo italiano e internazionale.»
Con questa onorificenza, Roberto Favre consolida ulteriormente la propria figura di riferimento per lo sport italiano, e in particolare per il mondo delle bocce, di cui incarna da sempre l’etica, la passione e la visione futura.