Un appuntamento, quello di Vercelli, atteso da molti atleti, che non solo hanno potuto perfezionare la loro tecnica, ma hanno anche avuto l'opportunità di confrontarsi con l'alta competizione, di fronte a maestri e tecnici di prestigio.
Tra i protagonisti della giornata spiccano due atleti del Club Karate Valle d'Aosta: Carla Cantino. Sotto la guida dei Maestri Giacomo Aloisi e Giuseppe Mezzatesta, ha affrontato con determinazione e impegno il difficile esame per la cintura nera. Carla, che ha superato brillantemente il primo turno dell'esame, ha ottenuto il prestigioso primo Dan. Il suo sorriso al termine della prova e la sua dichiarazione di felicità erano evidenti, ma il suo sguardo è già proiettato al futuro. "Il mio obiettivo adesso è ottenere il secondo Dan", ha detto Carla con fermezza. "Per arrivarci, devo allenarmi con ancora più determinazione", ha aggiunto, consapevole della fatica che la strada della perfezione richiede, ma anche del piacere che il karate le regala ogni giorno. Un desiderio di crescita che traspare chiaramente dalle sue parole e che la motiverà nei mesi a venire.
Il risultato ottenuto da Carla è il frutto di anni di allenamenti, sacrifici e passione, ma è anche il segno di un'attenzione costante all'evoluzione tecnica e fisica che contraddistingue i praticanti di questo sport. Il karate, infatti, non è solo una disciplina che forgia il corpo, ma anche la mente, allenando la concentrazione, la perseveranza e l'umiltà. La prova sostenuta da Carla è la testimonianza che, oltre ai progressi in termini di abilità fisiche, l'atleta ha raggiunto anche un livello di maturità sportiva che la rende pronta a sfidare se stessa per traguardi sempre più ambiziosi.
La partecipazione a eventi di alto livello come quello di Vercelli è fondamentale per il Club Karate Valle d'Aosta, che continua a crescere e a farsi conoscere anche fuori dai confini regionali. “Questi stage e momenti di esame – ha commentato Giacomo Aloisi - sono occasioni di confronto non solo con altri atleti, ma anche con maestri che contribuiscono ad arricchire il bagaglio tecnico e umano di ciascun karateka. È in queste circostanze che gli atleti riescono a comprendere appieno il significato del loro percorso e quanto ancora ci sia da imparare”.
Carla Cantino, quindi, non è solo esempi di capacità tecnica, ma rappresentano anche la determinazione e la passione che caratterizzano ogni praticante di karate. Le parole della neo cintura nera, che guarda già al prossimo obiettivo, sono la prova che la crescita nel karate non si ferma mai, ma è un cammino che si rinnova continuamente, e che ogni nuova cintura nera è solo un passo in un viaggio di costante perfezionamento.