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IPPICA&EQUITAZIONE | 08 agosto 2024, 15:13

Equitazione: Tensioni nella Fise nazionale

Oggi, nel corso della conferenza stampa tenutasi presso la sede di Comin & Partners a Roma, i candidati alla presidenza della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) Duccio Bartalucci e Clara Campese hanno denunciato gravi irregolarità nella gestione del bilancio e nel sistema della raccolta delle deleghe, chiedendo al Presidente del CONI Giovanni Malagò il commissariamento della Federazione

Bartalucci e Campese

Bartalucci e Campese

I candidati alla presidenza denunciano “gravi irregolarità nella gestione del bilancio e nel sistema della raccolta delle deleghe, serve un commissario”. Chiesta l’implementazione del voto elettronico. Annunciato il loro accordo in vista delle prossime elezioni.

“Abbiamo chiesto al Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e al Ministro dello Sport, Andrea Abodi, di fare luce quanto prima sulle gravi irregolarità emerse nella gestione federale”.

Questo è quanto dichiarano Clara Campese e Duccio Bartalucci, candidati alla Presidenza della FISE (Federazione italiana Sport Equestri), nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Roma. I candidati hanno presentato un’attenta analisi dei bilanci di FISE ed ESE (Equestrian Sports Events S.r.l.), società interamente partecipata dalla Federazione, dai quali emergono gravi perdite e una mala gestione complessiva del patrimonio federale, per un valore complessivo di -3,5 milioni di euro.

“Un rosso di bilancio che pagheranno i tesserati”, affermano Campese e Bartalucci che  ritengono necessario riformare interamente il sistema delle deleghe,  la cui raccolta è oggi sfruttata in un’ottica clientelare che impedisce lo svolgimento di elezioni libere e trasparenti.

A prova di questo, il voto elettronico viene ancora oggi impedito, nonostante l'articolo 6 dello statuto del CONI lo preveda, a discapito di un’ampia rappresentanza e partecipazione democratica alla vita della Federazione.

Su questo, i candidati alla presidenza portano ad esempio una lettera di accusa firmata dai Presidenti dei Comitati Regionali della FISE: “Sembra evidente che porti la malcelata firma del Presidente Di Paola ed è l’ennesima ingerenza nello svolgimento regolare della campagna elettorale, con il solo scopo di orientare il voto e intimorire chi cerca di proporre un’altra Federazione.”

Alla luce di questi fatti, Clara Campese e Duccio Bartalucci hanno quindi chiesto a Giovanni Malagò un incontro per chiarire la situazione. In attesa che il Presidente del CONI li riceva, rivolgono ai vertici del CONI e del Ministero la richiesta di commissariare la Federazione, per permettere di dare seguito alle necessarie riforme, a beneficio della collettività di cavalieri e tesserati.

Campese e Bartalucci hanno annunciato, inoltre, il loro accordo in vista delle prossime elezioni, che prevede la collaborazione nel definire la squadra in caso di vittoria e scegliere le persone più opportune per portare il cambiamento che entrambi auspicano.

Nel dettaglio, hanno scelto di condividere alcune nomine nella squadra che guiderà la Federazione. Tre dei dieci consiglieri, infatti, sono già stati scelti: Filippo Moyersoen per i “Tecnici”, Claudio Minardi per i “Cavalieri” e Alessia Marioni per i “Cavalieri proprietari”.

Sui restanti sette consiglieri, quattro nomi saranno scelti dal presidente eletto e altri tre dall’altro candidato, per dar corso ad un governo di coalizione.

Presentate a supporto della candidatura di Campese e Bartalucci la firma e le testimonianze di un’ampia rappresentanza dei cavalieri del salto ostacoli.

red

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