Sophie Mathiou entra nella storia dello sci giovanile italiano conquistando la medaglia d’oro nello slalom femminile sulla pista bulgara di Bansko che ha chiuso i Mondiali juniores. La diciannovenne valdostana di Gressan, tesserata per il Centro Sportivo Carabinieri, ha vinto alla maniera dei forti una gara che al termine della prima manche la vedeva classificata al quinto posto, con un distacco di 38 centesimi dalla leader provvisoria Sara Risk nonostante fosse scesa in mezzo alla nebbia, calata proprio in quel momento sulla pista, a differenza delle concorrenti che l’avevano preceduta.
Dicinannove anni appena compiuti, valdostana di Gressan, Sophie Mathiou è il nome nuovo dello slalom femminile italiano, un settore che sta lavorando alacremente nel settore giovanile per allestire un team competitivo, i cui primi frutti stanno arrivando in Coppa del mondo con Marta Rossetti, Martina Peterlini e Lara Della Mea. La portacolori del Centro Sportivo Carabinieri arriva da una famiglia che ha dato il proprio contributo alla causa dello sci italiano: la zia è Sonia Viérin, specialista del gigante a cavalli del nuovo millennio, la nonna invece Roselda Joux, protagonista del circuito alla fine degli anni ’60. Sophie si era messa in evidenza ai Giovhi Olimpici Giovanili Invernali di Losanna nel 2020, in cui fu quinta in combinata e nona in gigante. nel marzo 2019 si è laureata cmapionessa italian in slalom, nel corso di questa stagione sono arrivati i primi punti sul circuito di Coppa Europa, con il picco del tredicesimo posto nello slalom di Zell Am See in gennaio, poi la presenza a Bansko in cui ha raccolto un decimo posto in gigante e un tredicesimo in supergigante, prima di esplodere letteralmente nella gara fra i pali stretti.
“I numeri dall’1 al 5 hanno avuto buona visibilità nella prima manche – racconta Mathiou . Io avevo il numero 15 e ho trovato una fitta nebbia, tanto che non sono nemmeno riuscita a rivedermi al video che avevano girato gli allenatori. Oggi volevo tantissimo una medaglia perchè sentivo che era la mia giornata, anche se non ero fra le favorite della vigilia. E’ arrivato questo successo, vado a fare le finali di Coppa del mondo e mi sembra un sogno”.
La svedese Sara Risk nella seconda manche non è andata oltre il 14simo tempo che l’ha fatta retrocedere fino all’ottavo posto finale, mentre Mathiou si è resa autrice di una rimonta straordinaria (e non è la prima volta che le capita), che le ha consentito di chiudere con il tempo complessivo di 1’40″24, 20 centesimi meglio dell’altra svedese Moa Bostroem Mussener, mentre la stunitense AJ Hurt ha concluso terza a 21 centesimi. Grazie a questo successo, l’Italia torna sul podio nella specialità a distanza di vent’anni esatti dal bronzo di Emmi Pezzedi nello slalom di Verbier, ma soprattutto a 28 anni dall’ultimo successo, che risale al 1993 con Morena Gallizio a Monte Campione. Prima di lei riuscirono a salire sul gradino più dle podio nella specialità Wanda Bieler nel 1977 a Kranjska Gora, Cinzia Valt nel 1981 a Skofja, Fulvia Stevenin nel 1983 a Sestriere e Renate Oberhofer nel 1988 a Madonna di Campiglio.
Positiva anche la prestazione di Elena Sandulli, undicesima a 1″96, ritirate nella prima manche Ilaria Ghisalberti e Celina Haller. La rassegna iridata giovanile si chiude così con due ori per la squadra italiana (Giovanni Franzoni nel supergigante maschile Sophie Mathiou nello slalom femminile che vale loro la partecipazioni alle finali di Coppa del mondo di Lenzerheide della prossima settimana nelle rispettive discipline, a cui si aggiunge l’argento sempre di Franzoni nel gigante maschile.
Oridne d’arrivo SL femminile Mondiali juniores Bansko (Bul)
red.pi.