E' stato Giulio Ciccone alle 13,42 a tagliare per primo il traguardo del Gran Premio della Montagna a Verrayes, nella 14esima tappa del Giro d'Italia 2019 'St.Vincent-Courmayeur', 131 chilometri di saliscendi fino al piazzale della SkyWay Monte Bianco. Una tappa entusiasmante, 'anarchica', che potrebbe se non decidere sicuramente 'indicare' il possibile vincitore del Giro.Gli schemi e i tatticismi dei giorni precedenti sono andati in frantumi e la corsa di oggi potrebbe davvero riservare sorprese.
Nella prima discesa tra Verrayes e Nus, Pello Bilbao è rientrato su Damiano Caruso, formando una coppia al comando con 20” sul Gruppo Maglia Rosa. Nibali e Roglic si sfidano 'a distanza', senza forzare in attesa di sferrare l'attacco.
Su 131 km di tappa solo 14 chilometri attorno Aosta sono pianeggianti, il resto è o in salita o in discesa. Scalato il GPM di Verrayes, in seguito si attraversa quindi si scalano in sequenza Verrogne (15 chilometri di salita e 15 in discesa), appena dopo la salita di Combes fino al bivio per Arvier (Truc d’Arbe), poi si sale a Morgex per strade a mezza costa e panoramiche per scalare il Colle San Carlo la cui picchiata porta a La Thuile e Pré-Saint-Didier dove attraverso la strada vecchia si arriva a Courmayeur.
Un tracciato fatto di salite lunghe e di pendenze elevate concatenate senza tratti di respiro, tolto forse l’attraversamento di Aosta e pochi altri tratti. Gli ultimi 8 chilometri sono in salita con i primi tre attorno al 6% seguiti dai successivi 5 km tra il 2% e il 3% fino all’arrivo.
Il capoluogo valdostano ha visto inoltre la partenza della 12ª tappa del “Giro E”, riservato a corridori amatoriali su bici elettriche.