Norvegia padrona, ancora una volta. Per l'ottava volta consecutiva i "vichinghi" conquistano l'oro mondiale della staffetta maschile e si confermano i dominatori incontrastati del fondo in questa rassegna iridata dove, con gli uomini, hanno vinto tutte le gare finora disputate. Johannes Klaebo ha avuto persino tutto il tempo di godersi il trionfo nei metri finali, perché già al secondo dei suoi tre giri aveva staccato il rivale Sergey Ustiugov, con cui aveva litigato la settimana scorsa nelle semifinali della sprint. Meglio di così, dunque, per lui e per i suoi compagni Emil Iversen, Martin Johnsrud Sundby e Sjur Roethe, non poteva andare.
L'Italia ha chiuso la gara in decima posizione: Maicol Rastelli ha pagato qualcosina all'ultimo giro chiudendo 12° a 16" dalla Russia, Federico Pellegrino ha dato il cambio in nona posizione, ma a 1'23" dai battistrada, poi Giandomenico Salvadori, nella prima frazione in pattinato, ha perso molto terreno, per cui De Fabiani ha raccolto il testimone in decima posizione a 4 minuti di distanza e senza strafare ha mantenuto il piazzamento arrivando a 4'42" di ritardo. Domenica ultima gara mondiale per gli uomini, con la mass star di 50 chilometri.
"Oggi - commenta Federico Pellegrino - è stata una gara durissima, un peccato perché quest'anno più che mai negli ultimi quattro anni pensavamo che il quartetto schierato fosse al'altezza, invece non è stato così già nelle prime due frazioni. Abbiamo fatto molta fatica anche con i materali, nella seconda settimana purtroppo gli skimen non sono riusciti a tirare fuori qialcosa in più, come di solito io stesso sono abituato, e sul bagnato se non sei alla pari degli aversari non vai avanti. È stata una delle gare più toste degli ultimi anni: dispiace ancora una volta perché sono quattro anni che dopo la staffetta commentiamo un risultato non positivo".
Pellegrino si dice però convinto "che questo quartetto possa essere la soluzione gusta. Il mio bilancio per forza di cose positivo, con due medaglie, ma è tanta la delusione oggi, per tutta la squadra, perché i risultati della seconda settimana del Mondiale non rispecchiano il valore di atleti e tecnici, mi auguro che domenica vada meglio, altrimenti ci rifaremo in Coppa del mondo".
Francesco De Fabiani ammette: "Abbiamo avuto problemi con i materiali, qualcosa non ha funzionato. Sapevamo che sarebbe stata dura, ma anche che se tutti avessero fatto il massimo e i materialici avessero aiutato, avremmo potuto giocarci il bronzo fino alla fine. Ma così è la gara, si corre in quattro, ci riproveremo tra due anni. L'anno scorso erano andate bene le prime due frazioni, quest'anno abbiamo perso subito il treno giusto. Non è colpa di nessuno, dobbiamo lavorare meglio per arrivare a all'obiettivo di vincere una medaglia in staffetta".
De Fabiani guarda già alla mass start di 50 chilometri di domenica: "
Uuna bella gara anche se la neve di oggi non mi favorisce: è molle, la preferisco dura e scorrevole, ma non è ancora detto. Nei prossimi giorni danno nuvoloso, ma magari con l'aggiunta del sale la pista potrebbe favorirmi di più. Oggi le sensazioni erano buone, ho fatto la mia gara come allenamento, speriamo domenica di riuscire a stare con i primi e giocarci l'ultima chance".
Per tonare alla gara la Russia, che ha condotto con i primi tre frazionisti Andrey Larkov, Alexander Bessmertnykh e Alexander Bolshunov, deve accontentarsi dell'argento a 38" di distacco, mentre Richard Jouve, battendo in volata il finlandese Perttu Hyvarinen, regala alla Francia il bronzo conquistato anche da Adrien Bachsheider, Maurice Manificat e un generosissimo Clement Parisse.
Ordine d'arrivo staffetta maschile Mondiali Seefeld (Aut)
1. NORVEGIA (Emil Iversen/Martin Johnsrud Sundby/Sjur Roethe/Johannes Klaebo) 1:42.32.1
2. RUSSIA (Andrey Larkov/Alexander Bessmertnykh/Alexander Bolshunov/Sergey Ustiugov) +38.8
3. FRANCIA (Adrien Bachsheider/Maurice Manificat/Clement Parisse/Richard Jouve) +1:01.0
4. FINLANDIA +1:02.8
5. SVEZIA +1:39.5
6. GERMANIA +1:48.3
7. KAZAKHSTAN +1:48.9
8. SVIZZERA +1:49.9
9. USA +4:06.4
10. ITALIA (Maicol Rastelli/Federico Pellegrino/Giandomenico Salvadori/Francesco De Fabiani) +4:42.7