Quali elementi potranno scaturire dagli esami eseguiti su un cadavere, a distanza di oltre due anni e quattro mesi dalla sua sepoltura? Pochi.
Ma forse potrebbero bastare per dare una svolta al caso Bucci, ossia alla misteriosa morte dell’ultrà juventino di Margarita, che il 7 luglio del 2016 si è buttato giù da un viadotto dell’autostrada Torino - Savona e morto dopo diverse ore di agonia.
Chi ha visto Raffaello Bucci cadere nel vuoto, ossia degli operai che stavano lavorando in un cantiere proprio sotto il viadotto autostradale, ha dichiarato agli inquirenti che l’uomo si è rialzato subito dopo la caduta, per poi svenire qualche secondo dopo. Ed infatti, arrivato in ambulanza all’ospedale di Torino, i medici dispongono un intervento chirurgico immediato ma Raffaello Bucci muore prima di varcare la soglia della sala operatoria.
“Pochi secondi prima che il loculo di Raffaello venisse chiuso - spiega la ex compagna Gabriella Bernardis - mi si è avvicinata una persona e mi ha chiesto se poteva mettere una cosa accanto alla tomba. Io ero straziata dal dolore e certo non lucida in quell’istante, per fare delle domande, così ho semplicemente risposto di sì. Ho visto che in mano aveva un foglio arrotolato e lo ha lasciato all’interno del loculo”.
Al funerale - del quale grazie a Targatocn vi mostriano una esclusiva video - che si sono svolti prima in Puglia - dove era originario Bucci e dove ha ancora dei familiari - e poi a Cuneo, ha partecipato molta gente.
Cosa c’è scritto dentro quel pizzino? E chi era quella persona? “Non so cosa sia quel foglio ma certo è che da allora non faccio altro che pensarci. L’uomo che lo ha lasciato io lo conosco solo di vista, non so che rapporti potesse avere con Raffaello”, conclude Gabriella Bernardis, che non ha mai creduto che il suo ex compagno si sia suicidato volontariamente.
Con la riapertura del loculo, almeno questo mistero potrà essere svelato e chissà che non sia di aiuto per le indagini.