In Valle d’Aosta chi sponsorizza lo sport lo fa più per spirito sociale e di immagine piuttosto che per un tornaconto commerciale. Un esempio è la Cogne Acciai Speciali che sicuramente non incrementa le sue vendite ed i suoi mercati mettendo il marchio sulle magliette di ragazzi e ragazze che svolgono l’attività sportiva agonistica nel nord ovest.
Quindi le sponsorizzazioni sono un sostegno alle società, che dispongono di sempre minori entrate per far svolgere attività sportiva ai giovani. Stupisce che il casino di Saint Vincent invece di pensare finanziare lo sport valdostano sostenga una squadra di pallacanestro che milita nel campionato italiano di Serie A2 che è stata eliminata negli ottavi di finale dei play-out dopo aver chiuso al terzo posto il campionato.
Cosa possa produrre al casino essere partner di una società di pallacanestro di A2 non è ben chiaro così come è oscuro il motivo del perché sia stata scelta quella squadra. Indipendentemente di quanto costi il partenariato, nessuno lo ha mai fatto sapere, quei soldi potrebbero essere dirottati sulle società valdostane. Certamente renderebbero di più.
Ma è stupefacente che un casino al limite del collasso, che ritarda gli stipendi ai dipendenti ed il saldo delle fatture ai fornitori che a loro volta non pagano i lavoratori, spenda per i soldi per una squadra, nemmeno di primo piano e nemmeno della Valle. Fino a poco tempo fa il casino sponsorizzava l’attività agonistica dell’Asiva che generava ricadute importanti perché il logo del casino veniva veicolato ovunque.
Quella sponsorizzazione è stata tagliata per le criticità della casa da gioco che ha però trovato le risorse da destinare a enti e squadre di fuori Valle. E questi questo con buona pace dei nostri politichini politicanti che si mettono in bella mostra nelle passerelle delle conferenze stampa o delle premiazioni. La comtesse vert sarebbe ora che intervenisse.
Non si possono dare soldi pubblici a chi poi li spende per sostenere enti e istituzioni extravaldostani. Anche in Valle ci sono bambini, ragazzi, adulti, anziani abilmente e diversamente abili, con difficoltà economiche, italiani e stranieri che vivono, o meglio sopravvivono, in estrema povertà. Ci sono tante persone che hanno bisogno di assistenza di ogni genere: economica, sanitaria e sociale.
Ci sono anche tante persone che seppur nell’ombra agiscono con il loro prezioso contributo affinché molte di queste persone disagiate possano soddisfare almeno i bisogni primari per la vita.
In Valle d’Aosta ci sono tante società sportive che si mettono a disposizione dei ragazzini per consentire loro di praticare lo sport, così come sono tanti gli enti sportivi che svolgono la medesima funzione sociale.
Altro che finanziare gli extravaldostani con i soldi dei nostri contribuenti e far aspettare gli stipendi ai dipendenti.