La “bete a gagner”, cosi la chiamarono i francesi quando capirono che contro la Lancia Stratos non c’era niente da fare, ha fatto sognare il mondo ma rimarrebbe una delle tante auto da museo se nessuno l' avesse riportata in competizione. Non é questo il caso poiché, ironia della sorte, ci ha pensato il pilota nativo francese Erik Comas.
Negli ultimi cinque anni Comas si é dedicato interamente alla belva di Chivasso sacrificando tempo e risorse. Alla fine la sua professionalità - con il partenariato di Zenith Watches e il supporto di Pirelli- é sfociata in un' attività agonistica impegnativa da ogni punto di vista ma fatta anche di glamour e piena di successi che hanno contribuito ad una rivalutazione della Lancia Stratos stessa il cui valore in ascesa non frena la richiesta sul mercato.
Immaginare che una Lancia Stratos del 1974 possa battere una lancia Delta 16 V del 1989 o una Lancia 037 del 1983 potrebbe sembrare pura utopia, al punto che la classifica generale di un rally storico è, da un punto di vista tecnico, puramente mediatica.
Ma il transalpino ha fatto il miracolo e nel mondo dei rally non si parla d' altro. Lo scorso 25 e 26 agosto Comas ha infatti incantato il Friuli vincendo l' edizione 2017 di categoria (secondo raggruppamento) e assoluto. Copilotato dall' impeccabile Yannick Roche la Lancia Stratos griffata Zenith ha affrontato le prime cinque prove speciali con grinta e a fine giornata è in terza posizione nella classifica generale dietro alla 037 di Marco Bianchini e alla Delta di Lucky.
La classe e la maestria di Comas e l' affiatamento con Roche sono fattori noti ma "Questo successo" dice Comas dal podio "lo dedico a chi lo ha reso possibile: Andrea Chiavenuto Prototipi ha realizzato un capolavoro sulla meccanica della Stratos e l' assistenza effettuata da Mario Decadenti, Antonello Veronese e Alberto Pincin è stata la sinergia che ha portato al successo".